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Sudafrica: corteo per la Flotilla
di Santina Sconza
Città del Capo
I sostenitori pro-Palestina di Città del Capo hanno manifestato ieri per la liberazione di Mandla Mandela, nipote del defunto Nelson Mandela, arrestato dalla marina israeliana a bordo della Sumud Global Flotilla, impegnata nel tentativo di consegnare aiuti umanitari a Gaza.
Usuf Chikte coordinatore della Palestine Solidarity Campaign afferma:
"Non si tratta solo di Mandla Mandela. Ci sono anche Zukiswa Wanner, Fathima Hendricks, Caroline Silva, Raaez Moola e Somaar. Sono stati tutti catturati, rapiti da Israele, in acque internazionali, sotto la minaccia delle armi, mentre trasportavano medicine e cibo per popolazioni affamate".
È stata organizzata una protesta fuori dal negozio al dettaglio Cape Union Mart, sul V&A Waterfront (questo negozio sembra che appoggi il governo Netanyahu e il genocidio a Gaza).
Uno dei manifestanti, Uzair Mohamed, afferma: "Come sapete, da due anni a questa parte, dopo il genocidio, il PSG protesta davanti a ogni filiale del Cape Union Mart a causa del proprietario, Philip Krawitz. Ha dichiarato più volte il suo sostegno a Israele. Ha dichiarato di far parte del movimento Keren Hayesod, un'organizzazione sionista che ha contribuito alla creazione dell'Apartheid israeliano prima del 1948. Quindi, oggi siamo qui da due anni, a boicottare il Cape Union Mart, dentro i negozi".
Il proprietario del Cape Union Mart, Philip Krawitz, ha risposto che la sua raccolta fondi è destinata agli sforzi umanitari in Israele e non al finanziamento dell'esercito israeliano.
Forse il proprietario dovrebbe porsi la domanda se è giusto finanziare oggi Israele che sta perpetrando un genocidio nei confronti di un popolo inerme e contro dei bambini che non avranno mai più un futuro.
Il proprietario di questa catena di negozi dovrebbe chiedersi se è giusto quello che hanno fatto a Greta Thunberg, come denunciato dal giornalista turco Ersin Celik che era nell'imbarcazione insieme a Greta una volta arrivato all'aeroporto ad Istanbul.
In una lettera inviata dal ministero degli Esteri di Stoccolma ai genitori di Thunberg si parla anche di «disidratazione» e «cibo insufficiente».
Qui in Sudafrica aspettiamo con ansia e preoccupazione il ritorno dei rapiti sudafricani.
Il Sudafrica è stato il primo stato a denunciare il genocidio di Netanyahu al Tribunale internazionale dell'Aia, non vorremmo che Israele perpetrasse ritorsioni sui pacifisti arrestati.
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