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Terrorismo e lotta armata: diritto internazionale e propaganda
di
Rossella Ahmad
Bisogna fare chiarezza su cosa sia il terrorismo e cosa sia la lotta armata.
Come premessa bisogna ricordare che la legge internazionale riconosce e sostiene il diritto di un popolo sotto occupazione a fare ricorso anche alla lotta armata per perseguire la sua liberazione. Per contro, la potenza occupante non esercita alcun diritto all'autodifesa, che è un ossimoro, una contraddizione in termini.
Quindi, dal punto di vista della legalità internazionale, in Palestina i terroristi sono gli occupanti, i colonizzatori. Il livello di terrorismo messo in atto per eradicare la presenza dei nativi dalla Palestina poi è sotto gli occhi di tutto il mondo. Ed è impunito, sebbene illegale ed illegalmente esercitato.
Bisognerebbe innanzitutto chiedersi chi definisca chi. Israele ha ben ragione di definire terrorismo la lotta palestinese. In quale altro modo potrebbe giustificare il furto della Palestina e l'assassinio dei suoi figli?
Ogni potere illegittimo e malvagio, ogni dittatura ed ogni totalitarismo, ogni colonialismo ed ogni oppressione hanno sempre avuto buon gioco nel definire in tale modo la forza che gli si opponeva. La storia ha poi ridefinito i concetti ed assegnato le etichette secondo giustizia e non secondo convenienza. Ma ciò avviene quando la resistenza dei popoli abbia ribaltato la narrativa e ristabilito il diritto, persino quello semantico.
In Palestina questa tendenza è ancora più evidente: come tutti sappiamo, il potere mediatico sionista è strabordante, ed il livello di obbedienza ottenuto, straordinario. Lo vediamo. Attraverso la manipolazione mediatica si arriva alla manipolazione delle percezioni e poi delle coscienze. Ha a che vedere con l'orientamento della pubblica opinione e non con l'informazione. Abbiamo visto anche questo.
Dal 7 ottobre, questo concetto ha acquisito nuova forza: i media hanno raccolto le istanze israeliane ed hanno proposto una narrativa fallace, in cui quei fatti erano presentati come "atto di terrorismo ingiustificato", mentre invece sappiamo che ciò che è avvenuto in quella data - e molto di ciò che è realmente accaduto continua a venire fuori a perenne scorno di chi ha sostenuto una narrativa contraffatta - si inserisce in un contesto di oppressione, etnicidio, furto, sradicamento ed assassinio che dura da 75 anni.
Molti analisti seri preferiscono utilizzare il termine "guerra asimmetrica", quando due forze siano completamente squilibrate per ciò che riguarda mezzi, sostegno e potere.
E giova ripetere ancora una volta le parole del resistente algerino durante la lotta anticoloniale che lo opponeva ai colonizzatori francesi: "Voi algerini siete terroristi, perché utilizzate i cestini esplosivi nei mercati".
"Dateci i vostri (rispettabili) bombardieri, signore, e noi vi daremo i nostri cestini".
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