 |
7 ottobre: Hamas chiede indagine internazionale indipendente
di Leandro Leggeri
Hamas ha chiesto a Israele di consentire un’inchiesta internazionale indipendente sugli eventi del 7 ottobre 2023, respingendo le accuse di stragi deliberate di civili e di atrocità. La richiesta è contenuta in un documento di 42 pagine pubblicato dal movimento, che ricostruisce la propria versione dell’attacco e colloca l’operazione nel quadro di decenni di occupazione, assedio e fallimenti politici.
Nel testo, Hamas sostiene che molte narrazioni diffuse subito dopo il 7 ottobre sarebbero state il frutto di campagne di disinformazione, e afferma che l’uccisione intenzionale di civili sarebbe contraria ai suoi principi dichiarati. Il movimento richiama inoltre notizie – incluse da media israeliani – secondo cui l’esercito avrebbe colpito aree in cui civili israeliani e combattenti erano mescolati, evocando l’uso della dottrina Hannibal. Da qui la sfida: verifiche indipendenti su tutte le morti civili, sia in Israele sia a Gaza.
Il documento ripercorre anche le motivazioni politiche dell’attacco, citando l’occupazione iniziata nel 1948, il blocco di Gaza, il fallimento degli accordi di Oslo, l’ascesa dell’estrema destra israeliana e l’assenza di accountability internazionale. Hamas sostiene che l’operazione abbia comunque prodotto effetti politici: maggiore attenzione globale sulla questione palestinese, l’isolamento internazionale di Israele e l’avanzamento di procedimenti giudiziari.
Sul piano giudiziario, il riferimento è alla Corte Penale Internazionale, che ha richiesto mandati d’arresto sia contro dirigenti di Hamas (poi uccisi) sia contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, per crimini di guerra e contro l’umanità. Hamas ribadisce infine il rifiuto di piani di “amministrazione internazionale” di Gaza che escludano i palestinesi dal proprio futuro politico.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|