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21 dicembre 2025
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Giordania: ONG condannano detenzione di giornalista senza motivo
di Tamara Gallera

Gruppi politici e organizzazioni mediatiche arabe hanno condannato la detenzione del giornalista Mohammad Faraj in Giordania, chiedendone l'immediato rilascio e la divulgazione della sua posizione.

Gruppi politici giordani e arabi, insieme a organizzazioni di difesa dei media, hanno condannato sabato la detenzione del giornalista Mohammad Faraj e ne hanno chiesto l'immediato rilascio.

La Segreteria Generale del Congresso Nazionale Arabo si è dichiarata "profondamente preoccupata" per l'arresto di Faraj al suo ritorno da Beirut ad Amman, osservando che non è stata fornita alcuna spiegazione ufficiale per la sua detenzione. Faraj è una figura di spicco del mondo dei media e membro del Congresso Nazionale Arabo.

In una dichiarazione, la Segreteria ha esortato le autorità giordane competenti a rilasciare Faraj e a consentirgli di tornare dalla sua famiglia, descrivendo il suo lavoro politico e mediatico come svolto con "responsabilità e sincerità" in difesa delle cause e delle aspirazioni arabe.

Anche la Rete Samidoun per la Difesa dei Prigionieri ha condannato fermamente la detenzione di Faraj. In una dichiarazione, la rete ha descritto l'arresto come una "palese violazione della Costituzione e della legge" e un attacco al giornalismo e al suo ruolo nel trasmettere la verità. Samidoun ha affermato che la detenzione riflette i più ampi sforzi per mettere a tacere i media indipendenti e le voci critiche.

La rete ha chiesto l'immediato rilascio di Faraj, ha invitato le autorità a rivelare il luogo di detenzione e le sue condizioni, e ha sollecitato che alla sua famiglia e al suo avvocato venga concesso di incontrarlo.

Saeed Thiab, leader del Partito Democratico di Unità Popolare della Giordania, ha affermato che l'arresto segnala un ulteriore deterioramento delle libertà pubbliche e una crescente pressione sulle figure politiche e mediatiche arabe. Ha invitato il governo giordano a rispondere alle richieste pubbliche, politiche e mediatiche per il rilascio di Faraj, sottolineando che non è stata fornita alcuna chiara giustificazione per la sua detenzione.

Anche l'Unione Internazionale per la Stampa e i Media Elettronici ha chiesto il rilascio di Faraj, affermando che il monitoraggio del suo lavoro non ha rilevato alcuna violazione della legge giordana. L'Unione ha inoltre esortato le Nazioni Unite a rafforzare la tutela legale per giornalisti e operatori dei media.

Faraj, giornalista di Al Mayadeen e membro dell'Arab National Congress, stava tornando in Giordania la scorsa settimana con la moglie, la giornalista Rana Abi Jumaa, per una breve visita quando è stato fermato dalle autorità all'arrivo in aeroporto.

Secondo Al Mayadeen, Faraj è stato interrogato in isolamento prima di essere arrestato, senza che siano state rivelate accuse o motivazioni legali. La sua posizione e le sue condizioni rimangono ufficialmente non confermate.

In una dichiarazione, Al Mayadeen Media Network ha invitato le autorità giordane a rivelare immediatamente la posizione di Faraj, a garantire l'accesso alla sua famiglia e a procedere per il suo rapido rilascio. L'emittente ha osservato che le garanzie fornite finora rimangono informali, senza alcuna documentazione o accesso diretto.

Al Mayadeen ha inoltre invitato giornalisti, professionisti dei media e intellettuali giordani a mostrare solidarietà a Faraj e ha esortato la più ampia comunità giornalistica araba a sostenere pubblicamente il suo rilascio.

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