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Ben-Gvir: detenuti in carceri circondate da coccodrilli
di Pierfrancesco Pallante
Il Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha proposto di istituire un "centro di detenzione circondato da coccodrilli" per detenere i prigionieri palestinesi, secondo quanto riportato domenica dai media locali.
"Il Servizio Penitenziario Israeliano sta esaminando una proposta insolita avanzata dal Ministro della Sicurezza Nazionale (Itamar Ben-Gvir), che prevede l'istituzione di un centro di detenzione per prigionieri di sicurezza circondato da coccodrilli per impedire tentativi di fuga", ha dichiarato Channel 13.
Secondo il canale, Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Jewish Power Party, ha presentato la sua proposta durante una riunione di valutazione della situazione tenuta la scorsa settimana con il Commissario Capo del Servizio Penitenziario Israeliano, Kobi Yaakobi.
L'emittente ha sottolineato che il sito proposto si trova vicino all'area di Hamat Gader, nel nord di Israele, vicino alle alture del Golan siriane occupate e al confine con la Giordania, e comprende un allevamento di coccodrilli e uno zoo.
La proposta č arrivata mentre la Knesset israeliana dovrebbe votare nei prossimi giorni un disegno di legge proposto da Ben-Gvir per giustiziare i prigionieri palestinesi accusati da Israele di aver pianificato o preso parte ad attacchi contro di esso.
Il Plenum della Knesset, l'organo supremo del parlamento, ha approvato il disegno di legge in prima lettura l'11 novembre. Deve superare la seconda e la terza lettura per diventare legge.
Israele detiene attualmente pių di 9.300 prigionieri palestinesi, tra cui bambini e donne, tra segnalazioni di torture, carestie e negligenza medica che hanno causato la morte di molti, secondo i rapporti palestinesi e israeliani sui diritti umani.
Le violazioni contro i prigionieri palestinesi si sono intensificate durante la guerra genocida di Israele nella Striscia di Gaza, che ha ucciso pių di 70.900 persone, per lo pių donne e bambini, e ne ha ferite quasi 171.200 dall'ottobre 2023 in un brutale assalto che ha anche lasciato l'enclave in rovina.
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