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21 dicembre 2025
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Israele spia il sud del Libano e commette 1000 violazioni
di Armando Lo Giudice

L'esercito libanese ha annunciato che un'unità militare specializzata ha scoperto e smantellato un dispositivo di spionaggio israeliano mimetizzato nel Libano meridionale.

In una dichiarazione rilasciata dalla Direzione di Orientamento del Comando dell'Esercito, l'esercito ha affermato che il dispositivo mimetizzato, dotato di telecamera, è stato scoperto nella città di Yaroun, situata nel distretto di Bint Jbeil. L'operazione è stata eseguita durante le normali attività di ispezione tecnica condotte nelle aree meridionali.

L'esercito ha affermato che la scoperta avviene nel contesto dei continui attacchi di occupazione israeliani nel Libano meridionale, sottolineando che tali dispositivi rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza civile e alla sicurezza nazionale.

L'esercito libanese ha esortato i residenti a rimanere vigili, avvertendo i cittadini di evitare di avvicinarsi o toccare oggetti sospetti e di segnalarli immediatamente alla postazione militare più vicina per garantire la sicurezza pubblica e prevenire potenziali danni.

Un civile libanese è stato ucciso e diversi altri sono rimasti feriti domenica in due attacchi israeliani con droni contro la città di Yater, nel Libano meridionale, secondo quanto riportato dal corrispondente di Al Mayadeen.

Il nostro corrispondente ha riferito che un attacco con drone israeliano ha preso di mira un'auto a Yater, uccidendo una persona. Un secondo attacco con drone ha poi preso di mira una motocicletta nello stesso villaggio, ferendo diverse persone. Non sono stati forniti dettagli immediati sulle condizioni dei feriti.

All'inizio della giornata, l'occupazione israeliana ha intensificato i suoi attacchi in altre parti del Libano meridionale. Le unità israeliane d'invasione di stanza nel sito di occupazione di Rweisat al-Alam hanno aperto il fuoco con mitragliatrici contro le abitazioni residenziali nella città di Kfar Chouba, aumentando la paura tra i civili della zona.

Le violazioni israeliane della risoluzione 1701 non si sono limitate a questi incidenti: un recente rapporto dell'UNIFIL mostra che dal 27 novembre 2024 l'entità israeliana ha commesso più di 10.000 violazioni della risoluzione.

L'accordo di cessazione delle ostilità richiedeva esplicitamente a Israele di astenersi dall'attaccare il territorio libanese via terra, mare o aria, in cambio della cessazione delle operazioni di Hezbollah, con entrambe le parti impegnate a rispettare la Risoluzione 1701 e a garantire la protezione delle forze UNIFIL. L'accordo garantiva inoltre all'esercito libanese un'autorità più ampia per il controllo delle armi a sud del fiume Litani e lo smantellamento delle "strutture militari non autorizzate". Tuttavia, una volta entrato in vigore l'accordo, la situazione sul terreno ne contraddiceva completamente lo spirito, poiché le aggressioni israeliane persistevano e si espandevano in modi che minavano le fondamenta della tregua.

UNIFIL ha dichiarato che, al 20 novembre 2025, le sue forze avevano registrato oltre 7.500 violazioni aeree e quasi 2.500 violazioni terrestri da parte di Israele a nord della "linea blu" dall'accordo di cessate il fuoco.

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