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Gli affarucci degli amicucci
di Elisa Fontana *
E quando gli ex ministri mostrano orgogliosi il braccialetto ricevuto in regalo con su scritto “siete poveri comunisti” e quando le ministre in carica tacciano incolpevoli studenti nello stesso modo o quando mezzo governo salta sul palco al grido di “chi non salta comunista è” non pensate che sia solo goliardia politica o rivendicazione identitaria.
Secondo una inchiesta di Stefano Iannaccone e Nello Trocchia, dietro i balletti e le ostentazioni c’è un altro degli affarucci di questa famelica destra mai sazia. E i ministri e mezzo governo si sono trasformati in simpatici testimonial di un marchio cui fanno pubblicità come gli ultimi degli influencer.
E sì, perché quel famoso braccialetto di gomma ostentato con grandissimo orgoglio da Alain Sangiuliano è il prodotto di un vero e proprio brand del tutto particolare, con alle spalle un fascista già ex Forza Nuova quel Martin Avaro sconosciuto ai più, ma conosciutissimo nella galassia nera romana, diventato il punto di riferimento per qualsiasi evento di FDI, a cominciare da Atreju, e di questo governo dal quale ha commesse ad iosa senza nessuna gara d’appalto, ad affidamento diretto.
Dal governo e anche dalla regione Lazio guidata dal camerata Rocca. Adesso c’è anche la branca di braccialetti e T-shirt con quella intelligentissima frase berlusconiana. Ed ecco scendere in campo ex ministri, ministri in carica, sottosegretari (anche Delmastro propaganda la frase), mezzo saltellante governo.
Tutti a spingere su quella frase, cosicché quando si scopre che con tre euro ti puoi comprare il braccialetto e con poco più una t-shirt la combo è perfetta, il popolo accorre e la società di Avaro, la Italica Solution srl, macina utili a gogò.
E se non bastasse il battage pubblicitario in prima persona del governo, ecco scendere in campo il responsabile social di FDI, contemporaneamente assunto al gruppo FDI alla Camera, così il popolo sovrano gli paga pure un congruo stipendio, che ha aperto una pagina fb (“Poveri comunisti”) con 230 mila follower. E, crepi l’avarizia, anche un sito (povericomunisti.it) creato da Aldo Cardoni, militante storico di FDI e oggi collaboratore a Montecitorio, ovviamente.
L’imprescindibile Avaro condivide un’altra società, la Mr. Taylor, con un altro camerata della medesima galassia nera, Andrea Di Cosimo ex Forza Nuova pure lui e, indovinate un po’?, sono arrivati immediati due affidamenti diretti da Palazzo Chigi, per l’acquisto di uniformi, perché fare gare d’appalto è fuori moda e così si fanno due affidamenti diretti per importi legalissimi che, però, aggirano le gare.
Piccolo particolare: la Mr. Taylor ha un capitale versato di due euro e nessun dipendente. Si vede che le divise le avranno confezionato le fatine della Bella addormentata nel bosco. Entrambi questi bravi imprenditori sono allievi di quel Roberto Fiore leader indiscusso di Forza Nuova, quello che si distinse nell’assalto alla CGIL, per capirci. E anche i due bravi imprenditori hanno veleggiato per anni nelle aule di giustizia fra assoluzioni e prescrizioni. Un curriculum di tutto rispetto in certi ambienti.
Ed eccoci qui, da una parte il fascismo in doppiopetto, ligio superficialmente ai rituali repubblicani (non tutti, non sempre), con il desiderio di essere riconosciuto come partito conservatore, dall’altra le radici dello squadrismo, della violenza del “ho il cuore nero e me ne frego del mondo intero” intonato a squarciagola da Avaro prima di diventare un ricco imprenditore con i soldi pubblici.
E sopra tutta questa storia campeggia immortale la frase di Giorgina “Con noi è finito il tempo dell’amichettismo di sinistra!”. Certo, per iniziare quello famelico del cameratismo fascista.
* Coordinatrice Commissione Politica e Questione morale dell'Osservatorio
 
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