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Amnesty boccia ddl Delrio
di Paolo Mossetti
Amnesty Italia boccia senza appello il ddl Delrio e altre proposte di legge analoghe per combattere l'antisemitismo, «Profonda preoccupazione», scrive Amnesty, per queste iniziative che «finiscono per criminalizzare come antisemite critiche legittime... compromettendo l’obiettivo stesso che dichiarano di perseguire».
L'organizzazione ricorda come la definizione di antisemitismo dell'Ihra, adottata dai centristi Pd con tutta evidenza per dividere il partito e far accusare di antiebraismo i vertici, venga « usata per qualificare come antisemite posizioni politiche critiche verso Israele».
Ma nella dichiarazione di Amnesty c'è anche una importante e dolorosa critica alla presunta imparzialità dell’Osservatorio del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec), che classifica «come antisemite, ad esempio, le attività dei gruppi Bds che invocano il boicottaggio di beni israeliani» e «ampie forme di mobilitazione della società civile contro il genocidio della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, includendovi le proteste contro le azioni del governo israeliano e il paragone tra esperienze storiche di vittimizzazione, come quella degli ebrei durante la Shoah e quella dei palestinesi durante il genocidio in corso».
Queste interpretazioni, scrive Amnesty, «rendono le statistiche sull’antisemitismo inaccurate», e danneggiano l’articolo 21 della Costituzione italiana, «che garantisce il diritto di esprimere le proprie opinioni anche quando sono scomode o impopolari».
I disegni di legge Delrio e altri simili presentano, conclude Amnesty, «seri problemi di costituzionalità, in quanto prevedono una tutela speciale per una sola comunità religiosa, senza offrire le stesse garanzie ad altre minoranze che subiscono gravi forme di discriminazione, come le persone rom, le persone migranti e quelle di fede musulmana».
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