Netanyahu assalta Al Aqsa per Hannukah
di Marilina Mazzaferro

Martedì, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha preso d'assalto il complesso della Moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme Est occupata per celebrare la festività ebraica di Hanukkah.

In una dichiarazione, il Governatorato di Gerusalemme ha definito la visita di Netanyahu al Muro Occidentale della moschea (Muro di Al-Buraq) "una nuova mossa provocatoria".

Il Muro di Al-Buraq, chiamato dagli ebrei Muro Occidentale o Muro del Pianto, è un importante luogo religioso sia per i musulmani che per gli ebrei e fa parte del complesso della Moschea di Al-Aqsa.

L'ufficio di Netanyahu ha condiviso foto del premier, insieme a diversi funzionari, tra cui l'ambasciatore statunitense Mike Huckabee, durante la visita al Muro Occidentale nel luogo più critico.

La festività di Hanukkah, che dura otto giorni, si celebra dal 14 al 22 dicembre.

Secondo le autorità palestinesi, almeno 210 coloni israeliani illegali hanno fatto irruzione nel complesso della Moschea di Al-Aqsa per celebrare l'occasione da lunedì.

La Moschea di Al-Aqsa è il terzo luogo più sacro al mondo per i musulmani. Gli ebrei chiamano la zona Monte del Tempio, affermando che anticamente ospitava due templi ebraici.

Israele occupò Gerusalemme Est, dove si trova Al-Aqsa, durante la guerra arabo-israeliana del 1967. Annesse l'intera città nel 1980, in un'azione mai riconosciuta dalla comunità internazionale.

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