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Tribunale libera l'Imam Mohamed Shahin
di Santina Sconza
Shanin è stato arrestato il 24 novembre mentre accompagnava le sue due figlie a scuola e portato nel centro di permanenza di Caltanissetta dove gli è stato negato la visita dei familiari.
Fu arrestato dopo la denuncia della deputata torinese di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli, si quella che è stata condannata per l'uso illecito di fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari della Regione Piemonte, per lei si era mosso Piantedosi che aveva emesso un decreto di espulsione.
Secondo il Viminale, Shahin avrebbe “intrapreso un percorso di radicalizzazione religiosa connotata da spiccata ideologia antisemita” e avrebbe contatti con quelli che ha definito “oggetti noti per la loro visione radicale e violenta della religione”.
La Corte di appello si è pronunciata per lo stop al trattenimento di Mohamed Shahin nel centro di permanenza per il rimpatrio di Caltanissetta. I giudici hanno accolto uno dei ricorsi presentati dagli avvocati dell'uomo, i quali hanno sostenuto che - anche alla luce di nuova documentazione - non sussistono elementi che possono far parlare di sicurezza per lo Stato o per l'ordine pubblico.
Il Tribunale evidenzia come elementi nuovi e degni di rilievo il fatto che il procedimento relativo alle frasi incriminate sia stato immediatamente archiviato dalla Procura della Repubblica, perché quelle espressioni non presentavano estremi di reato, mentre nei i fatti relativi al blocco stradale del 17.5.2025 la condotta di Shahin è stata pacifica e non pericolosa.
A difesa dell’imam di Torino si era alzata la voce del vescovodi Pinerolo, Derio Olivero: “Mohamed Shahin è da 21 anni in Italia, è incensurato e ha lavorato con serietà. Posso testimoniare che ha sempre lavorato per il dialogo e per la collaborazione a Torino - aveva detto il vescovo -. Mi sembra strano e assurdo che ora rischi di essere espulso per delle opinioni: in Italia c’è libertà di opinione.
Possiamo essere contrari ma non possiamo condannare una persona soltanto per quello che ha espresso”.
Che dire? Per questo governo l'articolo 21 della costituzione è carta straccia, l'Imam aveva forse in un momento di rabbia pronunciate parole offensive ma subito dopo aveva chiesto scusa.
Con questo governo la Repubblica democratica sembra più un'oligarchia, un governo di pochi che fanno ciò che vogliono calpestando diritti e costituzione.
Siamo sicuri che ben presto la voce autorevole della Presidente del governo Meloni si alzerà indignata, non contro l'arresto di Mohamed Shahin, ma contro la Corte d'Appello che ha deliberato la liberazione.
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