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14 dicembre 2025
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Sydney: musulmano blocca l'attentatore
di Rita Newton

E' un uomo musulmano colui che si è lanciato contro uno degli attentatori di Bondi Beach, a Sydney, in Australia, riuscendo a disarmarlo.

Ahmed al Ahmed è un semplice fruttivendolo che ha affrontato il terrorista a mani nude, venendo colpito da alcuni proiettili ma riuscendo ad evitare ulteriori vittime.

Almeno 12 persone sono state uccise e altre 29 sono rimaste ferite nella sparatoria di massa avvenuta oggi, hanno riferito i funzionari australiani. La polizia ha dichiarato di aver rimosso gli ordigni esplosivi da una delle auto degli attentatori, secondo quanto riportato dall'emittente locale ABC.

Mentre arrivano da tutto il mondo le condanne per il fatto violento che ha colpito la comunità ebraica locale durante la celebrazione per Annukah, da Israele c'è chi cerca di strumentalizzare l'attentato contro i critici del genocidio e Ahmed al Ahmed sembra guastare i piani di costoro.

Un musulmano che ferma un assassino di ebrei non corrisponde infatti alla narrazione di tutti gli islamici come violenti e come odiatori degli ebrei. Anche se certamente Ahmed nei pochi minuti di terrore vissuti non si sarà abbandonato a questo tipo di riflessioni. Ha fatto quello che fa un uomo eroico, intervenendo laddove c'era bisogno.

Intanto il Primo Ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato che "non c'è posto per la violenza e l'odio" nel Paese. "Non c'è posto per questo odio, violenza e terrorismo nella nostra nazione. Voglio essere chiaro: li sradicheremo", ha dichiarato Albanese in una conferenza stampa.

"Questo è un attacco mirato contro gli ebrei australiani", ha affermato, definendo l'incidente "terrorismo". "L'Australia non si sottometterà mai alla divisione, alla violenza o all'odio", ha aggiunto.

L'episodio ricorda gli attentati di Christchurch, in Nuova Zelanda, due attacchi terroristici con arma da fuoco avvenuti il 15 marzo 2019 che causarono la morte di 51 persone e il ferimento di altre 89.

Il primo attacco avvenne presso la moschea di Al Noor mentre il secondo presso il centro islamico di Linwood, entrambi i luoghi affollati da persone di religione musulmana che praticavano la preghiera del venerdì. È stato il più grande omicidio di massa della storia della Nuova Zelanda.

L'autore degli attentati, un ventottenne australiano di nome Brenton Harrison Tarrant, era vicino agli ambienti neofascisti, e sulle armi usate aveva i nomi di storiche battaglie in cui i musulmani furono sconfitti (come Lepanto e di Tours) e di personaggi storici o militari contemporanei che hanno combattuto o ucciso persone di fede islamica.

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