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Epstein collegato a intelligence israeliana
di Leandro Leggeri
Un nuovo ciclo di inchieste pubblicate da Drop Site News riapre una delle questioni più controverse legate alla figura di Jeffrey Epstein: i suoi rapporti con ambienti politici e di intelligence israeliani.
Il giornalista Murtaza Hussain ne ha parlato in un’intervista a Middle East Eye, analizzando documenti, email trapelate e relazioni personali rimaste a lungo ai margini del dibattito pubblico.
Secondo quanto ricostruito, Epstein avrebbe intrattenuto rapporti diretti con l’ex primo ministro israeliano Ehud Barak e avrebbe ospitato per periodi prolungati nella propria residenza anche un alto funzionario dell’intelligence israeliana.
Le inchieste non formulano accuse giudiziarie, ma sollevano interrogativi sul ruolo geopolitico della rete di relazioni costruita da Epstein e sul possibile utilizzo della sua posizione per fini di influenza e raccolta di informazioni.
L’analisi si estende inoltre alla dimensione internazionale del caso, evidenziando come le attività e i contatti di Epstein avrebbero toccato diversi paesi, tra cui Russia, Siria e India, inserendosi in un quadro molto più ampio rispetto a quello, già noto, dei crimini sessuali per cui è stato condannato.
Il lavoro giornalistico sottolinea come molti aspetti della vicenda restino opachi e come il caso Epstein continui a rappresentare un nodo irrisolto che intreccia potere, intelligence e impunità a livello globale.
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