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Fez e manganello
di
Santina Sconza
Ieri le parole più incisive, per lo sciopero generale contro una manovra sbagliata e ingiusta, sono state quelle del Rettore dell'Università per Stranieri Tomaso Montanari al comizio di Firenze in piazza del Carmine.
Montanari ha detto:
“Oggi siamo qui per la Costituzione, un progetto di società in cui i giudici non obbediscono al governo, ma alla legge.
Una società giusta, che non deporta i migranti in Albania.
Una società fondata sul lavoro e non sulla guerra.
Una società che faccia pagare le tasse ai più ricchi e liberi i lavoratori dal lavoro povero.
Ma il governo Meloni è un governo nemico della Costituzione. È un governo complice del genocidio di Gaza.
L'Italia ripudia la guerra e ripudia questo governo fascista votato da una minoranza della nazione.
Giorgia Meloni odia la Costituzione, che è antifascista dalla prima all’ultima riga.
Questo governo ha una cultura profondamente fascista e lo sciopero di oggi ha un significato politico, perché la Costituzione ha un significato politico, rimuovere gli ostacoli all'uguaglianza, e questa legge finanziaria fa esattamente il contrario".
Che dire... una sintesi perfetta di quello che oggi accade in Italia.
Un governo neofascista che votato da una minoranza vuole stravolgere la Repubblica democratica e trasformarla in una oligarchia.
Ma questo governo non ci riuscirà, sappiamo bene che alcuni anni fa bastava uno sciopero generale per farlo cadere.
Il 70% di adesioni vuol dire tanto, anche se le tv e i giornali filogovernativi non hanno scritto dell'ottimo risultato dello sciopero ma hanno messo in evidenza un solo cartello che rappresentava la Meloni con il fez e il manganello.
Il 70 % di adesioni allo sciopero vuol dire che il popolo italiano difenderà la Repubblica democratica e la costituzione contro i discepoli di Licio Gelli.
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