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Digli di non smettere
di
Rossella Ahmad
Mentre noi ci dibattiamo in una distopia alla Fahrenheit 451 - e quindi ci affanniamo per scampare a censure ed algoritmi, il mondo si rivela senza filtri residui, per ciò che è.
Chi sostiene un genocidio non viene sanzionato, ed in Inghilterra può circolare con i suoi cartelloni inneggianti allo sterminio.
Chi si oppone ad un genocidio non solo viene sanzionato, ma in Inghilterra viene trascinato via da solerti poliziotti, malmenato ed arrestato.
Anche se anziano e portatore di handicap.
Nel contempo, israele ed il suo sconfinato impero mediatico stanno progettando e pianificando la ripulitura dell'immagine dell'entità genocida, e la famiglia Ellison - il cui capostipite viene definito con il neologismo "centibillionar", per dare un'Idea dello smisurato potere economico in suo possesso - finanzia il Blair Institute per cambiare la narrazione del "conflitto" con l'ausilio di Studios e social.
Mentre lo scrivo sono sopraffatta dal senso di disgusto ed impotenza: sono questi gli uomini che finanziano da migliaia di chilometri di distanza lo sterminio dei nativi in Palestina e ne costruiscono in occidente la narrativa distorta, forti di patrimoni monetari illimitati.
Chi in occidente si senta ancora al sicuro, alzi la mano. Avrà poi modo di abbassarla, quando sentirà sulla sua pelle le scudisciate di questo potere moralmente deviato e senza limiti.
Le avvisaglie le abbiamo già avute. "La gestione autoritaria di economia e società si impone ormai come condizione necessaria alla sopravvivenza (distopica) del capitalismo stesso, che non è più in grado di riprodursi attraverso il lavoro salariato di massa e l’annessa utopia consumistica e che non è più praticabile su base liberal-democratica, scriveva qualche anno fa Fabio Vighi, prof di Critica Teoretica all'università di Cardiff.
Tradotto in parole povere, ci aspetta uno scenario neo- feudale, in cui l'automazione tecnologica produrrà masse sempre meno produttive e problematiche, da gestire con una irregimentazione sempre più marcata e con una militarizzazione sempre più necessaria alla conservazione dello status quo, quello che consente ad una percentuale minima di individui di possedere e gestire la quasi totalità delle ricchezze globali e di farlo secondo un'agenda anti-umana, di cui Gaza è il culmine.
I media non sono altro che il braccio armato di questa costruzione neo-feudale, e la loro adesione al progetto di ristrutturazione su base autoritaria delle società occidentali è totale e senza riserve da almeno cinque anni.
Resto sempre più basita di fronte a chi non abbia compreso l' interconnessione degli eventi. La loro interdipendenza . A chi sleghi Gaza da tutto il resto. A chi pensi di salvarsi da solo. Ai recriminatori e rosicatori di professione. A chi perennemente sbagli obiettivo.
In realtà, se non lo hai compreso, chi manifesta per Gaza manifesta anche per te. Digli di non smettere.
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