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Mandela e Barghouti
di
Franca Zanaglio
"Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima" .
INVICTUS (W, E. Henley)
Nelson Mandela (18 luglio 1918 - 5 dicembre 2013)
Nelson Mandela era considerato un terrorista, (ancora così catalogato nella lista USA quando fu insignito del Premio Nobel per la Pace, uno dei pochi conferimenti davvero meritati).
Incarcerato per decenni e sottoposto a torture fisiche e psicologiche ma mai domato, divenne leader del movimento di Liberazione antisegregazionista e anticolonialista ANC ed in seguito leader dell'intera nazione sudafricana.
Un leader della lotta non violenta e della resistenza che guardò oltre i confini del suo Sudafrica e sentì come sua la resistenza e la lotta per la libertà di ogni popolo oppresso, primo fra tutti quello palestinese.
La sua storia e la sua figura ci raccontano il perché Marwan Barghouti sia considerato il Nelson Mandela palestinese.
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