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Irlanda agisce con dignità
di
Alessandro Negrini
L’Irlanda non è il cliché banalizzante dell’Isola verde popolata da gnomi e fate. È altro, immensamente altro.
Terra di storia e memoria, di dignità e rivoluzioni, di battaglie culturali e di scelte coraggiose che parlano più di qualsiasi proclama.
La televisione di Stato irlandese, RTE - l’equivalente della nostra Rai - ha annunciato che, a seguito del permesso concesso a Israele per la partecipazione all’Eurovision, non trasmetterà più l’evento. E l’Irlanda stessa non parteciperà.
Sono qui, su quest’isola, testimone di un Paese contraddittorio, che nella sua malía sa essere anche feroce, ma capace di non dimenticare mai che chi non sceglie di schierarsi diventa complice.
È raro vedere un Paese europeo mostrare un senso così netto di dignità politica e morale.
Tutto questo accade mentre in Italia si discute una legge che minaccia di perseguire chi osa criticare Israele, il suo Apartheid, il suo pianificato sterminio di un popolo. La distanza tra coraggio e paura, tra dignità e censura, non potrebbe essere più evidente.
L'Irlanda, e la sua televisione RTE, non china la testa. Non si piega davanti al silenzio complice. E in questo silenzio che rimbomba più di mille parole, la mia amata Irlanda ricorda che la coerenza morale non è un gesto simbolico: è resistenza, è memoria, è umanità.
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