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Spagna: governo soddisfatto per boicottaggio di Eurovision
di
Marilina Mazzaferro
I funzionari del governo spagnolo hanno accolto con favore la decisione dell'emittente statale RTVE di ritirarsi dall'Eurovision Song Contest 2026, giovedì, dopo che l'Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) ha votato a favore della partecipazione di Israele.
La decisione è stata presa dopo che l'Assemblea Generale dell'EBU a Ginevra ha votato a favore della partecipazione dell'emittente israeliana KAN a inviare un'opera per competere all'Eurovision Song Contest del prossimo anno a Vienna, in Austria, nonostante le azioni genocide di Israele a Gaza.
La vicepremier spagnola Yolanda Diaz si è detta orgogliosa che RTVE abbia dato priorità ai diritti umani, aggiungendo che la cultura deve sempre sostenere la pace e la giustizia, piuttosto che insabbiare il genocidio a Gaza.
Il Ministro della Cultura Ernest Urtasun ha affermato che l'emittente statale ha preso la decisione giusta, elogiandola per aver anteposto i diritti umani agli interessi economici.
Il Ministro per la Gioventù e l'Infanzia Sira Rego ha ringraziato RTVE per aver difeso la dignità contro il genocidio, mentre il Ministro per i Diritti Sociali Pablo Bustinduy ha affermato che l'emittente ha fatto la cosa giusta e ha espresso la speranza che altri Paesi la seguano.
Il Ministro dei Trasporti Oscar Puente ha appoggiato la valutazione del Presidente di RTVE, José Pablo Lopez, secondo cui i lavori dell'EBU confermano che l'Eurovision è ormai dominato da interessi geopolitici, anziché rimanere un semplice concorso canoro.
Le emittenti nazionali di Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato il ritiro dopo il voto di giovedì che ha consentito la partecipazione di Israele.
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