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Piantedosi ha mentito su Shahin?
di
Viola Fiore
Un altro tassello di aggiunge alla vicenda dell'Imam di Torino che il governo vuole espellere per le sue idee rimandandolo in Egitto, paese di cui è cittadino e in cui è perseguitato.
Lo ha denunciato Matteo Grimaldi, di AVS, in parlamento.
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Nelle ultime ore è emerso un fatto gravissimo. Sulle dichiarazioni dell’imam Shahin, la Procura aveva già ricevuto un’annotazione della DIGOS il 16 ottobre. Il fascicolo era stato iscritto a modello 45, cioè tra i fatti non costituenti reato. E infatti era stato subito archiviato: si trattava di un’espressione di pensiero che non integrava alcun estremo di reato."
"E allora ci chiediamo: se Shahin non è mai stato indagato per quelle parole, perché nel decreto di espulsione si fa riferimento a un procedimento penale? Il Ministro Piantedosi era al corrente? Ha davvero firmato un provvedimento così grave senza una verifica seria, senza una reale istruttoria?".
"La verità è che, come già accaduto per Almasri, il Ministro ha mentito. Siamo arrivati al punto di espellere persone per pura volontà politica, rafforzando i provvedimenti con indagini che in realtà erano già chiuse e archiviate." ha continuato il parlamentare nel suo intervento.
"E c’è di più: anche all’udienza di convalida del trattenimento, il giudice non è stato informato di questo dettaglio fondamentale. È stata addirittura prodotta una scheda che lasciava intendere l’esistenza di un procedimento penale. Nella richiesta di convalida si parla di due procedimenti: ma l’unico in corso riguarda un blocco stradale, una manifestazione pacifica con 2000 persone su una tangenziale."
"Chiediamo al Ministro Piantedosi una risposta immediata. - ha roboato Grimaldi - E chiediamo che l’imam Shahin venga liberato subito dal CPR di Caltanissetta. Questa vicenda infame deve finire. Shahin deve tornare nella sua città, nella nostra Torino. Perché la giustizia non può piegarsi alla propaganda."
Intanto Amnesty International - Italia, insieme ad altre 12 organizzazioni, ha chiesto al governo e al ministero dell’Interno italiani di fermare l’espulsione verso l’Egitto di Mohamed Mahmoud Ebrahim Shahin, in conformità agli obblighi in materia di protezione dei diritti umani.
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