Paesi insicuri sono stati promossi
di Elisa Fontana

La nuova effettiva maggioranza creatasi in Europa, quella che in Europa chiamano la maggioranza Giorgia, ha colpito ancora e ha colpito pesantemente. La Commissione libertà civili del Parlamento europeo ieri ha approvato la nuova lista della UE di paesi di origine sicuri.

La lista è stata votata dal PPE e dai gruppi della destra sovranista e dell’estrema destra, con il voto contrario di socialisti e dei gruppi della sinistra. Nella lista di Paesi sicuri entrano così il Bangladesh, la Colombia, l’Egitto, il Kosovo, l’India, il Marocco e la Tunisia.

Tutti Paesi altamente democratici dove i diritti civili di ciascuno sono tutelati alla grande, come ognuno può vedere. Con questo nuovo elenco revisionato sarà più facile rigettare sbrigativamente le richieste d’asilo e rimandare i migranti incontro al loro destino.

Ma la maggioranza Giorgia non si ferma qui, una volta innescato il giochino. E così è passata un’altra proposta della Commissione, la revisione del concetto di Paese terzo sicuro, grazie alla quale si potranno deportare i richiedenti asilo in Paesi terzi con cui non hanno nessun legame, cioè applicare il famigerato modello Ruanda.

E finalmente così anche i campi di concentramento in Albania fun-zio-ne-ran-no. Semplice, no? Basta cambiare la legge e tutto diventa legale, in barba ai principi, ai diritti alla libertà.

E, infatti, sembra quasi uno sberleffo della storia ed una aberrazione etica che queste decisioni vergognose siano state prese dalla Commissione libertà civili.

Una volta le libertà civili si difendevano, tutelavano e accrescevano. Una volta.

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