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Giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù
di
Rita Newton
"La schiavitù è abolita, ma la sua ombra aleggia ancora... e avvelena... l'atmosfera morale di ogni distretto della repubblica."
Queste parole di Frederick Douglass, leader abolizionista nero americano, vissuto nel 1800, potrebbero essere estese alla quasi totalità del globo ancora oggi.
La schiavitù e la tratta delle persone, infatti, sono ancora praticate, nonostante siano vietate dalla maggior parte dei paesi e da diverse convenzioni ONU.
Una ricerca della Walk Free Foundation del 2018 stimava in circa 40.3 milioni gli schiavi nel mondo. In un altro studio del 2017 che stimava questo numero in 45.8 milioni, si presumeva che circa 10 milioni di schiavi contemporanei fossero bambini.
Donne africane e dell'Europa dell'Est sono trascinate nella prostituzione nei paesi occidentali. Alcune di loro sono minorenni.
Il matrimonio imposto e il fenomeno delle spose bambine trasforma giovani e giovanissime in vere e proprie schiave del marito e della famiglia di questi.
Uomini e ragazzi sono costretti a lavorare come schiavi.
Bambini africani sono venduti e comprati o catturati per essere impiegati come soldati, nei latifondi agricoli brasiliani e in altri contesti, anche occidentali, in cui è diffusa la pratica di impiegare immigrati in lavori in nero.
L'aumento dei prodotti per abbigliamento e accessori acquistati online ha incrementato la necessità di una produzione più massiccia e soprattutto più rapida, con l'impiego di minori da parte di imprese senza scrupoli.
Peraltro, come diceva Pier Paolo Pasolini, “Finché l'uomo sfrutterà l'uomo, finché l'umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.”
 
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