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Venezuela: Trump conferma telefonata con Maduro ma senza dettagli
di Rico Guillermo
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato domenica di aver avuto una telefonata con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, ma ha rifiutato di fornire dettagli sulla conversazione.
"Non voglio commentare. La risposta è sì", ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One mentre tornava a Washington, DC dalla sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida, dove aveva trascorso il Giorno del Ringraziamento.
"Non posso farlo", ha detto, quando gli è stato chiesto di descrivere la chiamata, aggiungendo: "Non dirò se è andata bene o male".
Il New York Times ha riportato venerdì che i leader si sono parlati telefonicamente la scorsa settimana e hanno discusso di un possibile incontro, citando diverse fonti a conoscenza della questione.
"Consideriamo il Venezuela un Paese non molto amichevole. Hanno inviato milioni di persone, e molte di queste non dovrebbero trovarsi nel nostro Paese: dalle carceri, dalle gang, dagli spacciatori", ha detto.
Alla domanda se il suo recente avvertimento sullo spazio aereo venezuelano significasse che un attacco aereo è imminente, Trump ha risposto: "Non si facciano ipotesi".
La conferma arriva in un momento di crescente tensione tra Washington e Caracas, con Trump che ha recentemente dichiarato che lo spazio aereo venezuelano sarebbe stato "completamente chiuso".
Il Venezuela ha criticato la dichiarazione e ha chiesto "rispetto incondizionato" per il suo spazio aereo.
Le dichiarazioni di Trump sono arrivate dopo mesi di espansione delle operazioni militari statunitensi in America Latina, con l'impiego di marines, navi da guerra, caccia e bombardieri, sottomarini e droni, in mezzo a speculazioni su un possibile attacco di Washington al Venezuela.
Giovedì ha annunciato che gli Stati Uniti "molto presto" interverranno contro i narcotrafficanti venezuelani a terra, dopo i 21 attacchi militari in mare da settembre, che hanno causato la morte di almeno 83 persone.
Domenica il Venezuela ha chiesto il sostegno dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e dei suoi paesi membri per collaborare contro l'"aggressione" statunitense, in seguito alle affermazioni di Maduro secondo cui gli Stati Uniti avrebbero minacciato di impossessarsi delle vaste riserve petrolifere del Paese con la "forza militare".
 
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