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30 novembre 2025
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La mia morte è la mia conquista
di Clara Statello

Il 29 novembre ricorre l'anniversario del martirio dell'Eroe dell'Unione Sovietica Zoya Kosmondemyanskaya, impiccata il 29 novembre 1941 a soli 18 anni dalle bestie naziste, dopo essere stata selvaggiamente torturata.

Zoya era stata catturata mentre svolgeva una missione di sabotaggio contro le forze occupanti.

Venne lasciata una notte nuda sulla neve ma non denunciò i suoi compagni.

Davanti al patibolo pronunciò queste parole: "Questa mia morte è la mia conquista. Compagni, la vittoria sarà nostra. I soldati tedeschi, si arrenderanno. L'Unione Sovietica è invincibile e non sarà mai sconfitta. Non importa quanto ci impiccate, non potete impiccate tutti, siamo 170 milioni. I nostri compagni mi vendicheranno".

Diversi anni fa, ho avuto l'onore di collaborare alla redazione di un volume sui giovani eroi della grande guerra patriottica curato da Mike Bessler.

Fu lui a farmi conoscere la storia di Zoya e Shura e il coraggio della loro madre, Lyubov.

Lascio i dati del volume, nel caso qualcuno fosse interessato:

Red Youth: Young Heroes of the Great Patriotic War di Mike Bessler - ed Erythros Press and Media, LLC

https://www.erythrospress.com/bookstore/product/red-youth-young-heroes-of-the-great-patriotic-war-edited-by-mike-bessler/


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