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ONU: nostro staff ancora sotto l'attacco di Israele
di
Gabriella Mira Marq
L'Ufficio umanitario delle Nazioni Unite ha dichiarato venerdì che, nonostante il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, il suo personale e le sue strutture "continuano a essere sotto attacco", creando condizioni pericolose che ostacolano le operazioni umanitarie.
In una dichiarazione, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha affermato di "avvertire che, nonostante il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, il personale e le strutture delle Nazioni Unite continuano a essere sotto attacco, ponendo rischi inaccettabili per la loro sicurezza".
L'OCHA ha sottolineato che "i civili, compresi gli operatori umanitari, e le infrastrutture civili – compresi convogli umanitari, rifornimenti e strutture – devono essere sempre protetti in conformità con il diritto internazionale umanitario".
Ha affermato che i continui attacchi "espongono il personale delle Nazioni Unite, le ONG partner e le persone che dipendono dai loro servizi a gravi rischi, tra cui morte e feriti, e ostacolano ulteriormente il lavoro umanitario".
Invitando tutte le parti a salvaguardare i civili e le operazioni di soccorso, le Nazioni Unite hanno esortato tutte le parti "a proteggere le vite dei civili e a consentire il passaggio sicuro degli aiuti salvavita".
Nonostante i rischi e "altri ostacoli che impediscono la piena attuazione dell'intensificazione degli aiuti umanitari", l'OCHA ha affermato che le Nazioni Unite e i suoi partner "continuano a fornire servizi e beni essenziali alle persone bisognose in tutta Gaza".
Riguardo alla Cisgiordania occupata, l'OCHA ha affermato che la violenza "continua senza sosta", con segnalazioni quotidiane di vittime, danni e sfollamenti. La mobilità dei palestinesi è sempre più limitata, con "migliaia di persone sotto coprifuoco" e molti altri che affrontano limitazioni che impediscono l'accesso a luoghi di lavoro, scuole e servizi essenziali.
I dati aggiornati dell'OCHA mostrano che oltre 1.600 attacchi illegali di coloni israeliani dall'inizio del 2025 hanno colpito oltre 270 comunità palestinesi. Il numero di palestinesi feriti "ha ormai superato quota 1.000", inclusi circa 700 feriti direttamente da coloni israeliani illegali, circa il doppio rispetto al 2024.
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