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29 novembre 2025
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Per la Palestina oggi cortei in 13 grandi città
di Marilina Mazzaferro

Il Movimento Globale per Gaza ha annunciato proteste coordinate in 13 grandi città il 29 novembre per celebrare la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese. Le manifestazioni mirano a denunciare il sostegno occidentale al genocidio in corso da parte di Israele a Gaza, che sta entrando nel suo terzo anno.

Le proteste si svolgeranno a Berlino, Roma, Parigi, Barcellona, ​​Madrid, Oslo, Vienna, Varsavia, Lussemburgo, Città del Capo, Washington, DC, Città del Messico e San Paolo.

Gli organizzatori affermano che le azioni coordinate mirano a denunciare la complicità dei governi europeo e nordamericano nella guerra di Israele a Gaza. Il movimento accusa questi stati di aver reso possibile il genocidio attraverso l'esportazione di armi, il sostegno politico e i legami economici.

In una dichiarazione, il movimento ha pubblicato un elenco di richieste rivolte ai leader dell'Unione Europea e nazionali:

Sospensione immediata dell'accordo di associazione UE-Israele;
Embargo sulle armi e fine della cooperazione militare con Israele;
Sanzioni mirate contro i funzionari israeliani responsabili di crimini di guerra e genocidio;
Interruzione di tutti i legami istituzionali accademici, culturali e sportivi;
Allineamento della politica estera dell'UE al diritto internazionale umanitario e dei diritti umani.

Secondo il gruppo, queste proteste rispondono alle continue violazioni da parte di Israele dell'accordo di cessate il fuoco e all'incapacità della comunità internazionale di fornire adeguati aiuti umanitari.

Nonostante le promesse dei leader mondiali, solo una frazione degli aiuti necessari ha raggiunto Gaza, dove oltre 69.000 palestinesi sono stati uccisi dall'ottobre 2023.

Il movimento afferma che i governi occidentali non sono riusciti a rispettare il diritto internazionale né a garantire la protezione dei civili a Gaza. Di conseguenza, l'azione della società civile è diventata essenziale.

Il Movimento Globale per Gaza ha sottolineato l'importanza della pressione pubblica attraverso mobilitazioni come la Global Sumud Flotilla, che mirava a rompere l'assedio di Gaza e ad aprire corridoi umanitari.

Gli attivisti sostengono che queste azioni riflettono la crescente indignazione internazionale per la condotta di Israele e il sostegno che continua a ricevere dai governi europei e nordamericani.

Le manifestazioni evidenziano anche la crescente frustrazione dell'opinione pubblica, mentre istituzioni come la Corte Internazionale di Giustizia continuano a indagare sulle accuse di genocidio contro Israele.

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