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Kurdistan: giovane giornalista morta in circostanze sospette
di Franca Rissi
La giornalista curda Dilan Karaman è morta in circostanze sospette.
Dilan Karaman, 28 anni, di Van Başkale, è morta dopo venti giorni di ricovero in ospedale. La sua morte è considerata sospetta.
Si ritiene che si sia tolta la vita a causa delle violenze e delle minacce subite dal suo fidanzato. Questa sera, le organizzazioni femministe curde e l'Ordine degli Avvocati di Diyarbakir (Amed) si sono impegnate a monitorare attentamente le indagini sulla morte.
Il Centro per i Diritti delle Donne dell'Ordine degli Avvocati di Diyarbakir hanno rilasciato una dichiarazione in seguito alla morte di Dilan Karaman.
Si legge: "Monitoreremo attentamente le indagini sulla morte sospetta di Dilan Karaman. Condividiamo il dolore della sua famiglia, dei suoi cari e dei suoi colleghi attivisti e preghiamo che trovino la forza di superare questa dura prova".
La dichiarazione, che denunciava la rappresentazione pubblica della morte di Karaman come "attacco di cuore", affermava: "È noto che il fatto che le morti sospette di donne siano spesso registrate come 'suicidi' o 'morti improvvise' è direttamente collegato all'impunità e al clima misogino che prevale nel nostro Paese."
"Lo Stato ha l'obbligo di proteggere i diritti delle donne alla vita, all'integrità fisica e alla sicurezza. Pertanto, l'indagine sulla morte di Dilan Karaman deve essere condotta in modo rapido, trasparente e rigoroso; qualsiasi persona o organizzazione responsabile di negligenza, coinvolgimento o influenza deve essere identificata; e deve essere attuato un processo investigativo efficace, approfondito e indipendente".
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