La pace eterna e l'oblio sui media
di Claudio Visani

Lo avrete notato anche voi, da quando a metà ottobre Trump ha annunciato l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e la "pace eterna" in Medio Oriente, le notizie su quel che accade nella Striscia e in Cisgiordania sono state oscurate o declassate da gran parte dei media italiani.

Gli stessi giornali e le stesse televisioni che hanno a lungo descritto i massacri dei palestinesi come "un eccesso di reazione" di Israele all'attentato del 7 ottobre 2023, impiegando almeno un anno e mezzo prima di arrivare a riconoscere (e non tutti) il genocidio che si stava compiendo, ora danno a taglio basso le notizie degli attacchi dell'Idf che continuano a far morti a Gaza, parallelamente all'impennata degli assalti dei coloni e all'ulteriore occupazione della Cisgiordania da parte dell'esercito.

Dall'inizio del cessate il fuoco, nella Striscia sono stati uccisi oltre 340 palestinesi. Nella Cisgiordania, occupata illegalmente da Israele dal 1967, le vittime palestinesi dal 7 ottobre 2023 a oggi sono invece state 1.017, di cui 221 bambini. Almeno 21 omicidi sono stati perpetrati dai coloni, senza che ne siano seguite indagini, arresti e incriminazioni.

Nemmeno i devastanti allagamenti provocati dalle piogge incessanti che si stanno abbattendo sulla Striscia spazzando via le tende e i rifugi di fortuna che sono casa per due milioni di sfollati da ormai 25 mesi, trovano titoli d'apertura nei Tg e sui quotidiani. I ripari si sbriciolano, il fango si mescola alle macerie, le coperte sono zuppe, l'acqua gela i corpi, alimenta la disperazione, i rischi di epidemie e carestia, spegne le speranze. Anche perché dai valichi aperti da Israele gli aiuti umanitari continuano a entrare col contagocce, selezionati dall'esercito occupante che fin dall'inizio dell'invasione usa anche la fame come arma di guerra e sterminio.

Intanto, restituiti da Hamas ormai tutti i corpi degli ostaggi, dilaga l'offensiva dell'esercito e dei coloni in Cisgiordania. Per Israele sarebbe una "operazione antiterrorismo" solo preventiva, quella lanciata da ieri nel nordest dell'enclave, con l'accerchiamento e le incursioni nei villaggi di Tubas, Tammun e al Aqaba. Per l'agenzia palestinese Wafa l'Idf sta invece sparando.

Dieci finora i palestinesi feriti, 45 quelli arrestati. La Mezzaluna rossa palestinese ha riferito che i medici hanno curato 10 persone vittime di “brutali percosse”. L'esercito è entrato in forze, con ruspe ed elicotteri. I soldati hanno fatto irruzione in diverse abitazioni, vandalizzandole (e una quindicina sono state poste sotto sequestro), chiuso diverse strade, istituito nuovi posti di blocco. Anche le scuole pubbliche e gli asili nido sono stati chiusi "per motivi di sicurezza".

Dopo il 7 ottobre 2023 il processo di colonizzazione e apartheid che va avanti da otto decenni si è intensificato, Le incursioni in Cisgiordania dei coloni israeliani protetti dai militari sono aumentate a dismisura. Veri e propri assalti armati contro le case dei palestinesi, distruzione dei loro oliveti, occupazione delle loro terre, espropriazioni e violenze fisiche contro i civili. Dall’inizio dell’anno a oggi i casi sono già stati 704, rispetto ai 675 di tutto il 2024, secondo "The Times of Israel".

Senza contare le provocazioni dei ministri della destra più estremista con le passeggiate sulla Spianata delle moschee, le visite alle carceri per umiliare i prigionieri palestinesi, l'assalto con incendio alla moschea di Hajja Hamida a sud di Nablus.

Intanto l'Idf continua a bombardare e occupare terre anche in Libano, nonostante il cessate il fuoco con Hezbollah entrato in vigore un anno fa. Secondo l'Onu, in quest'anno sono stati 106 i raid israeliani in violazione della tregua. Ma con la "pace eterna" si può stare tranquilli e soprattutto silenti.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti