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Analista israeliano: Netanyahu sta smantellando istituzioni
di Marilina Mazzaferro
Oggi un analista politico israeliano ha lanciato un duro avvertimento: il governo del Primo Ministro Benjamin Netanyahu sta smantellando il proprio apparato istituzionale.
Attila Somfalvi, analista politico senior di Canale 13, ha affermato che la coalizione di Netanyahu è impegnata in uno sforzo deliberato per svuotare gli organi del regime e porli completamente sotto il controllo politico. "Ciò che il governo sta facendo è lo smantellamento sistematico delle istituzioni israeliane, indebolendole e trasformandole in organismi sotto l'influenza politica", ha affermato, sottolineando che questa tendenza è diventata ancora più evidente dopo il 7 ottobre.
Invece di affrontare le profonde carenze in termini di sicurezza e governance che hanno portato agli eventi del 7 ottobre, Somfalvi sostiene che i leader israeliani abbiano scelto di minare le proprie istituzioni. "Invece di occuparsi della sicurezza, i funzionari continuano a fare a pezzi le istituzioni israeliane", ha dichiarato al canale. Ha avvertito che "l'influenza politica ha iniziato a raggiungere organi chiave, tra cui l'esercito israeliano, lo Shin Bet, la polizia, l'apparato giudiziario, le forze dell'ordine e altri".
Somfalvi ha ulteriormente descritto la misura in cui la politica israeliana è stata consumata dai tentativi di centralizzare il potere, indebolire il controllo giudiziario e politicizzare le agenzie di sicurezza, avvertendo che gli alti funzionari hanno fatto sempre più ricorso a tattiche intimidatorie e umiliazioni pubbliche per mettere a tacere le critiche istituzionali.
La crisi istituzionale da lui descritta arriva in un momento in cui Netanyahu è attualmente sotto processo per corruzione con accuse di concussione, frode e abuso di fiducia. È inoltre esposto a un mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale, che lo accusa di crimini di guerra e crimini contro l'umanità a Gaza. All'interno di "Israele", tuttavia, il mandato non ha praticamente modificato l'opinione pubblica, con molti israeliani che adottano una mentalità da bunker che considera il controllo internazionale ostile e irrilevante rispetto ai disordini interni all'occupazione dal 7 ottobre.
Gli ultimi mesi hanno visto anche scontri di alto profilo tra la cerchia di Netanyahu e alti esponenti dell'apparato di sicurezza israeliano, tra cui un confronto senza precedenti con il capo dello Shin Bet. La pressione di Netanyahu per la rimozione di Ronen Bar, una mossa temporaneamente congelata dalla Corte Suprema, ha aggravato i timori che il governo stia tentando di piegare il servizio di sicurezza interna alla volontà politica. Bar si è poi dimesso, avvertendo che l'interferenza politica stava compromettendo il processo decisionale professionale.
I disordini che circondano la leadership dello Shin Bet hanno portato molti analisti a descrivere una lotta di potere sempre più ampia su quanto il governo possa spingersi nella ristrutturazione delle istituzioni statali per servire priorità ideologiche e politiche.
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