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Cisgiordania: occupazione militarmente insostenibile
di Leandro Leggeri
LIn Israele lo sanno tutti: generali, servizi segreti, think tank, politici. Ma nessuno lo dice apertamente.
La realtà è semplice: l’IDF non ha più la massa critica per controllare milioni di palestinesi e la situazione peggiorerà drasticamente nei prossimi dieci anni.
L’intero sistema di occupazione — checkpoint, arresti notturni, incursioni quotidiane, protezione dei coloni, controllo urbano — si basa su un fattore chiave: la quantità di soldati disponibili.
E quella quantità è in caduta libera.
I motivi sono strutturali.
1. L’esercito non ha più abbastanza uomini
Per controllare la Cisgiordania servirebbero 80–120mila soldati dedicati.
L’IDF oggi non si avvicina nemmeno a quei numeri.
Le riserve sono stremate, i reparti di fanteria non riescono più a reclutare, la guerra permanente ha saturato la società israeliana.
2. La società israeliana sta cambiando — e non a favore dell’IDF.
Gli israeliani laici e istruiti emigrano in numeri record.
Gli ultraortodossi crescono demograficamente e sono esentati dal servizio militare.
I nuovi immigrati sono poveri, poco integrati e spesso non idonei al servizio.
Il risultato: meno soldati, e peggio addestrati.
3. La demografia palestinese è ingovernabile
In Cisgiordania e Gerusalemme Est i palestinesi sono circa 3,3 milioni, contro 700mila coloni.
In dieci anni lo squilibrio crescerà ancora.
Più popolazione palestinese significa più resistenza, più instabilità, più costi militari.
È un’equazione che l’IDF non può risolvere.
4. La tecnologia non è la soluzione
Droni, IA e robot non possono sostituire la fanteria in compiti come arresti, controllo urbano e protezione degli insediamenti.
L’occupazione è una guerra di vicinato, non un videogioco dall’alto.
5. I mercenari non possono occupare la Cisgiordania
Si stanno già vedendo contractor stranieri a Gaza, ma:
– costano troppo
– non conoscono il territorio
– non parlano la lingua
– non hanno la disciplina dell’IDF
– generano scandali come quelli di Blackwater in Iraq
Possono proteggere strutture, non governare un territorio ostile.
6. Gli USA non sostituiranno l’IDF
Washington può dare armi e intelligence, ma non manderà marines a Hebron o Nablus.
Politicamente impossibile.
7. L’IDF è davanti a un vicolo cieco
Le opzioni strategiche discutibili sono solo due:
– continuare una guerra permanente che logora lo Stato dall’interno,
– oppure accettare che la “demilitarizzazione totale” dei palestinesi è un obiettivo irraggiungibile.
Questo è il punto politico centrale:
l’occupazione non può essere sostenuta nei prossimi 10 anni, per motivi strutturali, non ideologici.
La frattura demografica, sociale e militare che sta attraversando Israele è destinata ad accentuarsi.
E ogni anno che passa, l’IDF diventa sempre meno in grado di controllare un territorio e una popolazione che crescono più velocemente di quanto crescano le sue capacità.
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