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22 novembre 2025
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Giornalismo buono e cattivo
di Corrado Poli *

C'erano le armi dei combattenti palestinesi nell'ospedale di Gaza? E quanto ce ne importa per giustificare il massacro?

Da come sono riportate le notizie emerge la mancanza di professionalità e la disonestà di gran parte dell'informazione.

Chi è del mestiere si accorge della manipolazione, ma il lettore comune cade suo malgrado nei trabocchetti.

Di seguito l'esempio.

16/11. Sulle armi trovate nell'ospedale di Gaza, La7 riporta la notizia dandola per accertata e dice soltanto di sfuggita: 'secondo fonte israeliana'. In ogni caso la riporta estensivamente come se fosse confermata.

La CNN - pur filo-occidentale, ma che pratica un giornalismo più professionale - sottolinea che 'CNN non ha potuto accertare la notizia'. Dà un certo rilievo ma parla sempre in modo dubitativo.

AlJazeera dà la notizia di fonte israeliana, ma la affianca con le dichiarazioni del portavoce di Hamas il quale documenta con vari dettagli come si tratti di una montatura. Per quanto dettagliata è pur sempre un'informazione a cui prestare un credito relativo perché di parte. I giornalisti di AlJazeera hanno chiaramente detto che non hanno potuto confermare.

TRT riporta la notizia grosso modo come AlJazeera sollevando molti dubbi sull'autenticità della notizia di fonte israeliana. Il 17/11 ha dichiarato che le notizie di fonte israeliana sono false.

Sono andato pensando che l'indomani avrei letto il NYT, ma con la convinzione che le notizie che riceviamo vadano prese con molta cautela. Ma soprattutto che c'è una grande disonestà e mancanza di professionalità in gran parte dell'informazione italiana.

Tra l'altro, gran parte dei corrispondenti (tra le eccezioni c’è AlJazeera, di cui alcuni giornalisti sono stati assassinati dai soldati israeliani) riportano le notizie senza essere a Gaza e quindi si tratta di notizie di seconda o terza mano, abbondantemente filtrate.

In definitiva, sappiamo poco o niente!

* Già Docente alla Johns Hopkins University, Baltimora (USA), Componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio

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