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22 novembre 2025
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Eurovision: Israele al centro di scandalo e di controversia
di Marilina Mazzaferro

L'Eurovision Song Contest sta rivedendo il suo sistema di voto dopo che il governo israeliano ha orchestrato una campagna coordinata per manipolare il voto del pubblico all'edizione del 2025, dove la candidatura di "Israele" ha ottenuto il punteggio più alto nel televoto. L'Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) ha annunciato nuove regole che limitano i voti a 10 per persona, anziché 20, e vietano esplicitamente a concorrenti ed emittenti di partecipare a campagne promozionali di terze parti, compresi i governi.

Le modifiche arrivano dopo che la rappresentante di Israele Yuval Raphael ha ottenuto il primo posto nel voto del pubblico all'edizione del maggio 2025 a Basilea, in Svizzera, con 297 voti per la sua canzone "New Day Will Rise". Si è classificata seconda in classifica generale dopo l'aggiunta dei voti della giuria, con l'Austria vincitrice della competizione.

Un'indagine di Eurovision News Spotlight, la rete di fact-checking dell'EBU, ha scoperto che l'Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha orchestrato una massiccia campagna digitale per aumentare i voti per Raphael. La campagna includeva un canale YouTube creato nell'aprile 2025 che ha pubblicato 89 video tra il 6 e il 16 maggio, ottenendo oltre 8,3 milioni di visualizzazioni. I video mostravano Raphael parlare in diverse lingue in 35 paesi, invitando le persone a votarla fino a 20 volte. Un video non in elenco ha ricevuto oltre 25,2 milioni di visualizzazioni prima di essere rimosso il giorno della finalissima.

Un'analisi del Google Ads Transparency Center ha confermato che gli annunci pubblicitari sono stati pubblicati dall'account verificato dell'Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano. Gli account ufficiali dei social media del governo israeliano e le ambasciate in tutto il mondo hanno amplificato i video, incoraggiando le persone a votare per Raphael fino a 20 volte.

Diverse emittenti nazionali hanno sollevato preoccupazioni e richiesto verifiche del processo di voto. Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Slovenia, Islanda, Belgio, Finlandia e Irlanda hanno espresso preoccupazione per la manipolazione del televoto e la promozione statale. L'emittente olandese AVROTROS ha specificamente citato "l'interferenza comprovata del governo israeliano durante l'ultima edizione del Song Contest, con l'evento utilizzato come strumento politico".

In risposta alla controversia, l'EBU ha annunciato modifiche radicali il 21 novembre 2025. Il direttore dell'Eurovision, Martin Green, ha affermato che ci sono stati "molti feedback da parte dei membri e dei nostri fan" dopo lo spettacolo del 2025, secondo la BBC. "C'era un po' di timore che stessimo assistendo a una promozione indebita, in particolare da parte di terze parti, forse governi, sproporzionata rispetto al resto della promozione naturale che si dovrebbe vedere nello spettacolo", ha dichiarato Green in una nota.

Le nuove misure includono la riduzione del numero massimo di voti per persona da 20 a 10, lo scoraggiamento esplicito di "campagne promozionali sproporzionate... in particolare quando intraprese o supportate da terze parti, compresi governi o agenzie governative", e il ritorno delle giurie professionali alle semifinali per la prima volta dal 2022.

Alle emittenti e agli artisti è ora vietato partecipare attivamente a campagne promozionali di terze parti che potrebbero influenzare l'esito delle votazioni, con conseguenti sanzioni per le violazioni. L'EBU rafforzerà inoltre le misure di sicurezza tecniche per individuare e prevenire attività di voto fraudolente o coordinate.

A settembre, cinque paesi, Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Slovenia e Islanda, hanno dichiarato ufficialmente che si ritireranno se a "Israele" verrà consentito di partecipare. L'EBU ha rinviato il voto previsto per novembre 2025 sulla partecipazione di "Israele", citando "i recenti sviluppi in Medio Oriente", tra cui il cessate il fuoco a Gaza. La questione sarà discussa in presenza in una riunione dell'Assemblea Generale a dicembre 2025; tuttavia, non è ancora chiaro se si terrà una votazione.

Diversi paesi, tra cui Germania, Italia e la nazione ospitante, l'Austria, hanno dichiarato di sostenere la continuazione della partecipazione di "Israele" o di ritirarsi se "Israele" verrà escluso.

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