 |
7 ottobre: Netanyahu indaga su sé stesso
di Leandro Leggeri
Secondo The Cradle, il governo israeliano ha annunciato la creazione di una propria commissione d’indagine sui fallimenti che hanno portato all’operazione “Diluvio di al-Aqsa” del 7 ottobre 2023.
La decisione ha scatenato forti critiche da parte dell’opposizione, che chiede da mesi una Commissione di Stato indipendente, strumento di massimo livello per l’accertamento della verità nel sistema legale israeliano.
La commissione voluta da Netanyahu sarà stabilita dal governo stesso, con un mandato definito da un comitato ministeriale entro 45 giorni. Sebbene sia presentata come “indipendente”, la sua composizione resta controllata dall’esecutivo, alimentando dubbi sulla sua trasparenza e imparzialità.
Come ha dichiarato il leader dell’opposizione Yair Lapid: «Il governo sta facendo di tutto per fuggire dalla verità e sottrarsi alle responsabilità. Il paese ha bisogno di una Commissione di Stato, e questa richiesta non potrà essere ignorata».
I timori dell’opposizione riguardano non solo la credibilità dell’indagine, ma anche il rischio che vengano occultati elementi scottanti, come la mancata risposta a vari avvertimenti su Hamas e l’applicazione della discussa Direttiva Annibale, che avrebbe portato l’esercito israeliano a sparare contro civili e militari pur di impedire che fossero catturati.
Netanyahu ha difeso l’alternativa proposta definendola “bipartisan” e simile a quella istituita dal Congresso USA dopo l’11 settembre 2001, ma il consenso pubblico appare largamente a favore di una vera indagine indipendente.
L’ombra delle responsabilità politiche e militari sul 7 ottobre continua a crescere.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|