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No other land: ma la situazione è peggiorata
di Rosa Rinaldi
Sicuramente in tanti avranno visto in TV ieri (finalmente!) No Other Land, documentario vincitore di premio Oscar che racconta la difficile situazione di un villaggio della Cisgiordania, Massafer Yatta, sottoposto alle violenze dei coloni e dell'esercito israeliani.
Nel frattempo la situazione è notevolmente peggiorata: il 28 luglio un collaboratore del film, Awdah Hathaleen, attivista e giornalista palestinese, è stato ammazzato praticamente in diretta streaming da un colono che adesso è totalmente libero.
Eh sì, perché ricordiamo che la recente proposta di legge approvata in prima lettura alla Knesset sulla pena di morte per i "terroristi" non vale per gli ebrei.
Un'altra testimonianza molto interessante su quello che accade in Cisgiordania è quella di Alice Kisiya, una cristiana palestinese che vive con la famiglia in un terreno dichiarato zona militare dai Tribunali israeliani e oggetto di continue violenze dei coloni, che lei dichiara essere parte di un piano politico molto ben organizzato.
Alice e la madre Michelle sono state arrestate più volte, ma nonostante questo Alice ha allestito con la famiglia un campo di solidarietà sul sito e si è unita ai membri dell’organizzazione israelo-palestinese Combatants for Peace.
L'organizzazione internazionale Community Peacemaker Team (CPT) ha affermato che la famiglia, composta da cristiani palestinesi con cittadinanza francese e israeliana, ha i documenti legali necessari per dimostrare di essere legalmente proprietaria del terreno.
Tuttavia il Governo israeliano ha approvato la costruzione di un nuovo insediamento illegale, denominato Nahal Heletz, che sorge su un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, vicino a Betlemme.
In un video Alice e alcuni residenti palestinesi parlano della giovane, giovanissima età di molti dei coloni israeliani.
Descrivono una situazione di feroce indottrinamento subito da questi ragazzini che spesso hanno seri problemi familiari o psicologici.
Vengono inviati in quelle che chiamano "scuole di agraria" e da là educati all'odio razzista.
Ecco il "definisci bambino".
Ecco gli scudi umani.
Bambini e ragazzi usati come bassa manovalanza per la violenza terrorista portata avanti contro i palestinesi per scopi politici e coloniali.
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