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Unifil accusa: Israele ha costruito barriere in terra libanese
di Leandro Leggeri
La missione ONU in Libano (UNIFIL) ha confermato che Israele ha eretto nuove strutture difensive – muri in cemento e barriere a “T” – che oltrepassano la Blue Line, il confine tracciato dalle Nazioni Unite nel 2000.
I rilievi geospaziali effettuati in ottobre e novembre 2025 mostrano che le costruzioni sconfinano in territorio libanese, in violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza.
Nell’area di Yaroun, nel sud del Libano, una delle barriere israeliane ha reso inaccessibili oltre 4.000 m² di terra appartenenti ai residenti locali.
UNIFIL ha definito l’episodio una violazione “chiara e documentata” della sovranità e dell’integrità territoriale libanese, invitando Tel Aviv a rimuovere immediatamente le strutture e a ripristinare lo status quo.
L’IDF nega lo sconfinamento e afferma che le costruzioni rientrano nelle sue misure di sicurezza lungo il confine, ma non ha contestato nel merito i rilievi tecnici della missione ONU.
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