Caso Epstein e asse USA-Israele nel governo del mondo
di Gianluca Testoni

Qualcuno ricorderà forse l'articolo nel quale parlavo di Adelita Grijalva, democrat eletta alla Camera USA dopo una vita politica spesa per il sociale il lavoro e le case per i senzatetto, unica firma mancante per desecretare le mail e i documenti di Epstein e quindi (probabilmente) far partire un percorso che porterà all'impeachement di Donald Trump.

Ieri dopo un mese dalla convalida del voto è dovuto cessare il blocco posto da Presidente del Parlamento che non convocava la seduta consigliare con la scusa dello shutdown e altri cavilli sperando nella decadenza dell'eletta. È dovuta intervenire la Corte Federale e finalmente ieri Adelita ha dichiarato e posto il suo voto nell'urna.

È per questo che oggi trovate tante anticipazioni dei ricatti posti in essere dalla spia del Mossad con tanto di matricola Jeffrey Epstein non solo nei confronti del Presidente degli Stati Uniti ma dilarga parte della elite economica e politica mondiale(!).

Vorrei chiarire ch non si tratta del Bunga-Bunga americano. Nell'isola di Epstein si sono decisi affari, guerre, strategie per le 7 guerre USA e la spartizione del quid prodest. Con sempre sugli scudi gli interessi d'Israele che in questi ultimi trenta anni da appendice fondamentale della politica USA in MO ha mutato il ruolo in direttorio, insieme all'APAC, della politica americana e quindi del governo mondiale.

L'altra mutazione interna ed esterna è stata quella dell'abbandono del valore della produzione per assaltare quello della finanza con i suo enormi flussi di denaro che percorrono h24 le Borse del Pianeta.

A questo punto a volo d'uccello verificate la provenienza etnico-religiosa dei board dei tre/quattro principali Fondi finanziari che governano il pianeta o i CdA delle principali banche d'affari ecc, e vi risponderete da soli alla domanda: esiste un governo mondiale e nell'interesse di chi agisce?

Adelante Adelina Adelante!

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