Knesset approva pena di morte per i palestinesi e Ben-Gvir festeggia
di Franca Rissi

La controversa proposta di legge, promossa dalla parlamentare Limor Son Har-Melechda, del partito di Ben-Gvir, è passata alla Knesset in prima lettura con 39 voti favorevoli e 16 contrari.

Un video mostra del ministro per la Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, che ha celebrato il sì della Knesset in prima lettura al progetto di legge sulla pena di morte "per i terroristi" offrendo dolci ai parlamentari.

In un precedente video, il leader dell’estrema destra messianica aveva auspicato la pena di morte per i prigionieri palestinesi e in seguito aveva sostanzialmente "ricattato" il governo di ritirare il sostegno in caso non si fosse proceduto con una norma per giustiziare i palestinesi.

Il disegno di legge prevede la pena di morte per chi uccide israeliani per motivi di “razzismo” o “con lo scopo di danneggiare lo Stato di Israele e la rinascita del popolo ebraico nella sua terra”.

Con tale formulazione, la legge si applicherebbe solo agli arabi che uccidono ebrei, escludendo i terroristi ebrei, come fatto notare dai critici.

In Israele la pena di morte era già prevista formalmente ma era stata applicata solo una volta, nel 1962, nel caso di Adolf Eichmann, uno dei responsabili della Shoah.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti