Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
11 novembre 2025
tutti gli speciali

Cartellino rosso a Israele: 21 novembre a Bologna
di Sergio Scorza

SHOW ISRAEL THE RED CARD: BLOCCHIAMO TUTTO!

No Virtus–Maccabi Tel Aviv • No alla partita della vergogna
21 novembre | H 18:00
Piazza Gaza (ex Piazza Maggiore) | Bologna

Da oltre due mesi, Bologna e decine di città italiane sono attraversate da mobilitazioni imponenti a sostegno della Palestina e contro ogni complicità con lo Stato terrorista di Israele. Il 22 settembre e il 3 ottobre, con i due scioperi generali indetti dall’Unione Sindacale di Base, abbiamo bloccato il Paese: città, porti, aeroporti, autostrade e ferrovie si sono fermate al grido di “Blocchiamo tutto”.

Ma la mobilitazione non si è fermata. Siamo tornati sotto il Comune per chiedere la rottura di ogni rapporto con Israele (da Teva ad Alstom, fino alla partita del 21 novembre Virtus–Maccabi Tel Aviv) per dire forte e chiaro che a Bologna non c’è spazio per aziende o squadre complici del genocidio. La risposta del Comune e del sindaco Lepore è stata la stessa di sempre: porte chiuse e celere schierata. Una linea di repressione che attraversa tutto il Paese, da Roma a Torino, da Trento a Cagliari.

Ma non ci faremo fermare dalla posizione della giunta comunale. Continueremo a chiedere l’interruzione della partita e di ogni collaborazione con Israele, perché quando il Maccabi Tel Aviv scende in campo, scende in campo il genocidio. Scendono in campo i soldati riservisti dell’IDF travestiti da tifosi, e la propaganda di uno Stato che usa lo sport come arma di legittimazione internazionale.

Il Maccabi Tel Aviv è infatti parte del sistema di sportwashing con cui Israele tenta di ripulire la propria immagine e normalizzare il genocidio e l’occupazione. La UEFA, accogliendo Israele nelle competizioni europee, ha sancito la complicità politica dell’Occidente e delle sue istituzioni sportive con un regime coloniale e criminale.

Noi però non possiamo girarci dall’altra parte. A Bologna, città medaglia d’oro alla Resistenza, non c’è spazio per una squadra che rappresenta uno Stato genocida, né per la propaganda sionista di Israele.

Scendiamo quindi in campo con il mondo dello sport e del tifo popolare per chiedere l’esclusione dello Stato terrorista di Israele da CIO, FIBA, FIFA e da ogni altro organismo sportivo.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale