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Ex direttore Mossad fa affermazioni su Mosca spiacevoli per Teheran
di Leandro Leggeri
Nel suo nuovo libro Sword of Freedom, l’ex direttore del Mossad Yossi Cohen rivela di aver ottenuto personalmente il via libera del presidente russo Vladimir Putin per gli attacchi israeliani contro i convogli di armi iraniane dirette verso Hezbollah in Libano e le milizie filoiraniane in Siria e in Iraq.
Cohen racconta di aver visitato il Cremlino per spiegare a Putin «come e perché Israele dovesse colpire quelle rotte». Il presidente russo — secondo quanto riportato — accettò la logica israeliana e propose di aprire una linea diretta tra gli stati maggiori di Mosca e Tel Aviv, coordinando ogni raid.
L’accordo informale fu “essenziale”, spiega Cohen, poiché i sistemi antiaerei russi S-300 e S-400 dispiegati in Siria potevano minacciare i caccia F-35 israeliani. Il coordinamento con la Russia permise quindi di smantellare parte delle reti logistiche iraniane senza incidenti tra le due forze.
La rivelazione getta nuova luce sul ruolo di Mosca nel conflitto regionale: ufficialmente alleata di Damasco e Teheran, ma di fatto disposta — secondo Cohen — a tollerare e persino facilitare operazioni israeliane contro interessi iraniani.
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