 |
Giornalisti uccisi in zone umanitarie: doppio crimine di Israele
di Gabriella Mira Marq
Su oltre 270 operatori dell'informazione uccisi dalle forze di occupazione israeliane dall'ottobre 2023, ben 44 giornalisti palestinesi sono stati uccisi all'interno di tende per sfollati nella Striscia di Gaza,
Secondo un nuovo rapporto del Comitato per le Libertā del Sindacato dei Giornalisti Palestinesi, molti giornalisti si trovavano in rifugio vicino a ospedali e strutture gestite dalle Nazioni Unite quando le forze di occupazione hanno lanciato attacchi aerei o aperto il fuoco dei cecchini direttamente contro le tende per sfollati.
Il rapporto ha evidenziato la sistematica campagna contro le infrastrutture mediatiche di Gaza, citando la distruzione di uffici stampa e l'uccisione deliberata di giornalisti nelle loro case, nei luoghi di lavoro e nei rifugi temporanei.
Il Sindacato ha sottolineato che prendere di mira i giornalisti costituisce un crimine di guerra ai sensi dell'Articolo 79 del Primo Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra, che garantisce protezione civile agli operatori dei media. Ha inoltre osservato che gli attacchi alle tende per sfollati vicino a ospedali e scuole rappresentano una grave violazione delle protezioni garantite alle zone umanitarie.
Gli investigatori hanno confermato che non č stata rilevata alcuna attivitā militare all'interno o nei pressi delle tende prese di mira, confutando le affermazioni israeliane di attacchi accidentali. Il gruppo ha sostenuto che l'uso di armi di precisione in zone civili densamente popolate "riflette un intento calcolato non solo di causare la morte, ma anche di mettere a tacere i testimoni e ostacolare la documentazione degli eventi".
Il Sindacato dei Giornalisti Palestinesi ha sollecitato la formazione di una commissione internazionale indipendente per indagare sugli attacchi ai giornalisti e ha chiesto l'attivazione dei meccanismi della Corte Penale Internazionale per perseguire le responsabilitā per i crimini di guerra.
Ha inoltre chiesto la collaborazione dell'UNESCO e della Federazione internazionale dei giornalisti per creare corridoi sicuri e zone protette per gli operatori dei media sfollati, mantenendo al contempo un archivio giuridico completo a supporto dei futuri procedimenti giudiziari.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|