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08 novembre 2025
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Roma non riconosce la Palestina. Ankara persegue il leader israeliani
di Santina Sconza

Il Presidente palestinese Abu Mazen è stato ricevuto in Italia dal Papa, dal Presidente della Repubblica e da Giorgia Meloni.

Egli è venuto in Italia per fare riconoscere la Palestina come stato, queste le sue parole al Presidente Sergio Mattarella: "Abbiamo riconosciuto Israele, ora Tel Aviv riconosca la Palestina".

Parole sue di pace e di responsabilità: "Siamo contrari alla guerra, all’odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro Stato accanto a Israele, che abbiamo riconosciuto come Stato e come territorio. Ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio, Hamas deve consegnare le armi e non avrà spazio nel futuro del nostro popolo, perché non crede alla pace”, ha precisato Abu Mazen, offrendo un’immagine di fermezza e responsabilità istituzionale.

Risposta criptica quella di Sergio Mattarella "Occorre procedere con grande concretezza per gli aiuti umanitari e la ricostruzione di Gaza e verso la creazione di due Stati nella regione. Questi obiettivi passano attraverso il disarmo di Hamas e il forte coinvolgimento dei Paesi arabi. Dobbiamo eliminare tutti quegli ostacoli che si frappongono alla soluzione dei due Stati due popoli”.

Nessuno dei due né il Presidente Sergio Mattarella, né la Meloni hanno proferito queste parole: Riconosciamo la stato di Palestina così come hanno già fatto oltre 150 nazioni.

Solo promesse di aiuti umanitari, carabinieri che addestreranno e proteggeranno i palestinesi... sarà poi vero?

Eppure Abu Mazen è stato chiaro: Hamas non avrà futuro nel nuovo stato palestinese e dovrà consegnare le armi, ma l'Italia in barba agli articoli della nostra Costituzione, all'autodeterminazione dei popoli, alla pace non dice chiaramente 2 popoli 2 stati Israele e Palestina, il sacrificio di migliaia e migliaia di vittime palestinesi non è valso a nulla per il nostro governo.

Un governo che calpesta la Costituzione per interessi prettamente economici e personale.

Israele ha concesso lo sfruttamento all'Italia dei giacimenti petroliferi in acque territoriali palestinesi.

Intanto la Magistratura turca ha emesso mandati di arresto contro Benjamin Netanyahu e altri 36 alti funzionari israeliani, accusandoli di genocidio e crimini contro l’umanità per quanto accaduto nella Striscia di Gaza.

Nel provvedimento viene citato anche l’attacco dell'Idf contro la Global Sumud Flotilla.

Nel comunicato ufficiale diffuso ieri venerdì 7 novembre, la magistratura turca sostiene che Israele avrebbe «perpetrato in modo sistematico crimini di genocidio e contro l’umanità» nella Striscia di Gaza, provocando la morte di oltre 65mila civili, tra cui donne e bambini, oltre alla distruzione di interi quartieri e infrastrutture essenziali."

Ancora una volta il governo italiano e il Presidente della Repubblica non tengono conto della volontà popolare che manifesta quotidianamente nelle piazze, nelle scuole, nelle università la vicinanza con il popolo palestinese e contro il genocidio.

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