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Mamdani, il musulmano che piace agli ebrei di New York
di Ahmad M. Shakakini
Il Musulmano Zohran Mamdani che porta avanti un programma molto progressista con l'insistenza sulla condanna di Israele è stato eletto sindaco di New York.
Fino ad un anno fa era pura fantascienza. Mamdani invece conquistava anche alcuni dei suoi nemici quando li incontrava, grazie alla sua intelligenza e alla sua personalità accattivante. Il sorriso non scompariva mai dal suo volto e sapeva come e quando girarsi per macchine fotografica e telefonini.
La città ha la più grande concentrazione di ebrei al di fuori di Israele. Teoricamente non era proprio possibile o immaginabile per nessuno con il suo pensiero "socialista" (anche se non era musulmano), di vincere le elezioni nella città "cuore del capitalismo".
È un fenomeno unico da studiare e "imitare".
Tuttavia, la sua personalità e il suo stile gli hanno fatto guadagnare persino il voto ebraico (gli ebrei della città hanno diviso i loro voto tra lui e Cuomo). Questo di per sé è politicamente straordinario.
Mamdani però ha già dovuto fare delle concessioni nel finale della sua campagna elettorale rispetto all'inizio di un anno fa.
Ha detto, ad esempio, che non avrebbe più usato lo slogan "Diffondere l'Intifada su scala globale" (l'Intifada è la rivolta palestinese non violenta del 1987, repressa dal ministro della difesa sionista Rabin che aveva ordinato di rompere le ossa delle braccia dei ragazzini palestinesi che tiravano i sassi contro i soldati israeliani dell'occupazione).
La sua condanna di Hamas è stata ripetuta negli ultimi giorni della campagna elettorale, descrivendo il genocidio sionista a Gaza come crimine di guerra in risposta al crimine di guerra di Hamas, paragonando la violenza dei combattimenti per la libertà nazionale contro l'occupazione con la violenza dei coloni occupanti razzisti e genocidi,
Non si è tirato indietro dalla sua promessa di arrestare Netanyahu, ma ha aggiunto chiarimenti come: Gli USA non fanno parte della convenzione di Roma sulla Corte Penale Internazionale, che non è sicuro se la polizia newyorchese eseguirà il suo ordine.
Ha promesso di mantenere il capo della polizia di New York, un sionista estremista che era in prima linea tra coloro che combattevano contro la libertà d'espressione dei sostenitori della Palestina.
Sta con l'ingannevole senatore sionista, Bernie Sanders, forse perché voleva rassicurare gli elettori ebrei della città. (Sanders ha condannato il genocidio solo di recente.)
carta vincente di Mamdani è stata la sua abilità di mantenere il messaggio elettorale sulle questioni relative alla riforma della vita in città e di renderla più facile per i non ricchi. Il sindaco musulmano scoprirà presto che sarà durissimo cambiare la città di New York che non accetta più l'esistenza della classe media, per non parlare dei poveri e degli indigenti.
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