 |
Il dissenso è una ricchezza (secondo convenienza)
di Rosa Rinaldi
"Se la Russia dovrà pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, anche Israele dovrà farlo per Gaza?”.
Questa domanda, più che legittima, è stata posta lo scorso 13 ottobre dal giornalista Gabriele Nunziati alla portavoce della Commissione UE Paula Pinho. Che non risponde.
In cambio il giornalista viene licenziato.
E se Nunziati avesse aggiunto, chessò, che Israele - che ha bombardato molte volte Gaza, perfino in via preventiva come fece Lapid - non ha MAI ricostruito, anzi ha distrutto anche strutture ricostruite con fondi europei, cosa gli sarebbe accaduto?
E se avesse aggiunto che Israele non solo non ha mai pagato per la ricostruzione di Gaza, ma ha anche ostacolato i lavori e ci ha persino guadagnato?
Intanto, mentre i giornalisti che fanno domande scomode su Israele vengono licenziati, Fiano, quello che lamentava la censura nei suoi riguardi, ritorna a parlare all' Università, scortato dalle forze dell'ordine e da un Ministro.
E giustamente Tomaso Montanari fa notare che Fiano - che parla di ricchezza del dissenso - si fa accompagnare proprio da chi il dissenso lo reprime.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|