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                    USA perseguitano Gustavo Petro ma lui risponde  
                     
    di Vitoria Sobral 
                   
                    
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha risposto a un articolo pubblicato da El Tiempo, che metteva in guardia contro un potenziale ampliamento delle sanzioni da parte degli Stati Uniti contro individui vicini alla sua amministrazione, tra cui la First Lady Verónica Alcocer, già inserita nella Lista Clinton, ufficialmente nota come lista OFAC.
L'articolo ha anche rivelato che almeno 10 aziende si sono rifiutate di fornire carburante all'aereo presidenziale FAC-001 durante il recente tour ufficiale di Petro in Arabia Saudita, Qatar ed Egitto, presumibilmente a causa della sua inclusione nella lista.
Secondo fonti anonime a Washington citate dall'articolo, è allo studio una "seconda fase" di sanzioni. Questa fase potrebbe comportare indagini sui beni e sulle transazioni finanziarie di individui legati a Petro e alla First Lady.
In risposta all'articolo, Petro ha denunciato quelle che ha descritto come "due cose terribili": la sorveglianza della sua famiglia e il malcontento di alcuni funzionari statunitensi per la decisione della Colombia di acquistare caccia Gripen dalla Svezia invece di acquistare aerei F-16 di terza mano offerti da Washington.
Il presidente ha utilizzato i social media per difendere il processo di acquisizione del Gripen svedese, affermando che l'accordo è stato trasparente e condotto nel pieno rispetto della legge colombiana.
Petro ha sottolineato che la Svezia "non è un paese terrorista né i suoi produttori sono trafficanti di droga". Ha aggiunto: "Non costringetemi ad acquistare aerei russi. Siamo sovrani; non siamo obbligati ad acquisire armi di seconda o terza mano per le nostre forze armate".
Ha sostenuto che il rapporto non solo riflette un'interferenza nelle decisioni di difesa della Colombia, ma segnala anche un'ingiusta pressione da parte degli Stati Uniti in rappresaglia per una scelta di approvvigionamento sovrana.
Petro ha invitato sia il Regno di Svezia che Saab, il produttore del Gripen, a pronunciarsi in difesa del diritto della Colombia a condurre acquisizioni militari sovrane senza subire rappresaglie politiche o economiche.
Traendo parallelismi con il clima politico in Brasile, Petro ha osservato: "Hanno anche cercato di criminalizzare Lula per la stessa cosa", e ha concluso la sua dichiarazione con: "Affari, affari".
 
                  
           
       
                   
                       
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