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02 novembre 2025
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Ucraini in ritirata ma Zelensky vanta successi
di Marinella Mondaini

Le forze armate ucraine hanno iniziato a ritirarsi da Mirnograd senza ordini.

Nonostante le promesse del Comandante in Capo delle Forze Armate ucraine, Aleksandr Syrskij di revocare l'assedio di Pokrovsk, le truppe ucraine hanno iniziato a lasciare Mirnograd senza ordini. Lo ha riportato il canale Telegram "Resident", citando fonti dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine.

"Le nostre fonti nello Stato Maggiore hanno riferito che le truppe delle Forze Armate ucraine hanno iniziato a ritirarsi da Mirnograd senza ordini. Syrskij ha promesso oggi di togliere l'assedio a Pokrovsk entro una settimana e ha ordinato alle truppe di mantenere le posizioni, ma le truppe in prima linea non credono alle dichiarazioni del comandante in capo. Secondo alcune fonti, la situazione per le Forze Armate ucraine è disperata: hanno "perso la capacità di tenere a bada il nemico e le comunicazioni tra le unità sono state interrotte".

Ricordiamo, scrive EADaily, che la logistica del gruppo delle Forze armate ucraine a Mirnograd è legata a Pokrovsk, le unità russe sono già a Mirnograd e le bugie diffuse dal comando operativo "Est" delle Forze Armate ucraine non fanno che aggravare la situazione. Lo ha affermato Sergej Sternenko, un noto volontario nazista delle Forze Armate ucraine.

Zelenskij continua a vivere in un mondo parallelo! Continua a mandare a morire i suoi soldati a Pokrovsk, che è chiamato "una voragine senza ritorno", solo per farsi pubblicità e raccontare balle, come "la situazione è sotto controllo", "va tutto bene".

Continua insomma a disegnare successi solo virtuali. Adesso i soldati russi si stanno muovendo verso Grišino, che è l'unico villaggio a nord-ovest di Pokrovsk (ossia Krasmoarmejsk), finora controllato dall'SBU e là gli ucraini mandano i rinforzi nella speranza di sbloccare i loro militari bloccati dentro Krasnoarmejsk.

I nazisti dell'Azov, contravvenendo agli ordini e perciò entrando in aperto conflitto con Syrskij, si sono rifiutati di entrare dentro la città, perché capiscono bene che verrebbero distrutti dai russi. La situazione di ciò che rimane delle 7 brigate dell'SBU è drammatica, ricevono rifornimenti solo tramite droni e quadricotteri, e allo stesso tempo sono preda dei droni russi che li colpiscono.

Se gli ucraini non si arrenderanno, li attende una fine tragica, i russi non daranno loro modo di uscire dalla trappola.


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