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                    Orban: Tusk attacca l'Ungheria e sostiene la guerra in Ucraina 
                     
    di Pierpaolo Minardi 
                   
                    
Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha accusato il suo omologo polacco, Donald Tusk, di sostenere il conflitto militare in Ucraina, di essere disposto a obbedire a Bruxelles in ogni cosa e di perseguitare gli oppositori politici nel suo Paese.
"Donald Tusk ha lanciato nuovi attacchi contro l'Ungheria", ha scritto Orbán sulla sua pagina Facebook (vietata in Russia). A suo avviso, Tusk lo ha fatto "perché ha grossi problemi in patria". "Il suo partito ha perso le elezioni presidenziali, il suo governo č instabile e, secondo i sondaggi, č in svantaggio", ha spiegato Orbán.
Ritiene che il Primo Ministro polacco "sia uno dei politici piů convinti a favore della guerra in Europa, ma la sua politica militante č fallita: l'Ucraina sta gradualmente perdendo denaro europeo e i polacchi sono stanchi della guerra". Tuttavia, la Polonia non puň cambiare rotta perché Tusk "l'ha resa vassalla di Bruxelles".
"Ora č nel panico: sta perseguitando i suoi oppositori politici all'interno del Paese con l'aiuto della magistratura e attaccando la posizione pacifica dell'Ungheria per distogliere l'attenzione dai suoi problemi politici interni", ha dichiarato Orbán. Ha sottolineato che "l'Ungheria sta seguendo una strada diversa, la via della pace". "Il popolo ungherese non vuole essere vassallo di Bruxelles. Il signor Tusk dovrebbe accettarlo e farsi gli affari suoi", ha concluso il primo ministro.
Il suo conflitto con il collega polacco dura da oltre un anno, e questa volta l'occasione per un altro scambio di insulti č stato l'incontro di Orbán a Budapest con l'ex ministro della Giustizia polacco Zbigniew Ziobro, membro dell'opposizione parlamentare. Il procuratore generale polacco lo ha accusato di appropriazione indebita di fondi del Fondo Giustizia e sta chiedendo ai deputati del Sejm di revocargli l'immunitŕ.
Tusk ha espresso indignazione per il fatto che Orbán abbia ricevuto Ziobro e ha scritto su X: "O in custodia cautelare, o a Budapest". L'ex ministro non č rimasto indebitato, rispondendo al primo ministro polacco che entro due anni al massimo, dopo le prossime elezioni parlamentari, avrebbe dovuto "o andarsene a Berlino o finire dietro le sbarre".
 
                  
           
       
                   
                       
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