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                    Li educano nell'odio e nella "tradizione": questi sono i risultati 
                     
    di Armando Reggio 
                   
                    
Fdi ha subito commissariato il circolo parmigiano, da dove il 28 ottobre - anniversario della marcia su Roma - si sono diffuse nelle vie del centro le grida giovanili inneggianti al duce e a camicia nera.
Fingono di cascare dal pero: lo scorso anno un episodio della stessa ignobiltà è accaduto nella sede nazionale, coinvolgendo anche dirigenti adulti.
Stesso rituale di condanna, stessa dimenticanza.
E prim'ancora due inchieste di Fanpage avevano svelato il fascistume di consiglieri regionali lombardi leghisti e meloniani, in cui fu coinvolto l'europarlamentare Fidanza. 
Chiesero "il girato", come se immagini e slogan non bastassero. Fidanza si autosospese, ma è nuovamente a Strasburgo, invitatissimo nei salotti televisivi!
Sui propri sono indulgenti: cosa importa che inneggino a simboli sovversivi della Costituzione!
Imputano, però, il clima di violenza a noi filopalestinesi, al PD, al M5S, ben sapendo che i pochi provocatori nei cortei sono onnipresenti  infiltrati.
Impunemente diffondono il clima d'odio, che attribuiscono a noi, non solo con il loro linguaggio offensivo, intriso di frasette imparate a memoria e di generiche accuse, ma usano anche simboli visivi palesemente ingiuriosi e potenziali incitamenti alla ferocia per i loro immondi seguaci.
È il caso di Gennaro Sangiuliano, detto 'Sangennaro'.
È stato ministro della cultura: sembra una boutade. Per lui Times Square si trova a Londra e Galileo fu ispiratore di Colombo! "Capita a chi divora libri", abbiamo sentito giustificarlo dal suo successore Alessandro Giuli, 'intellettuale' dell'accolita meloniana.
"Non lo tolgo più", orgoglioso ha rivendicato quel braccialetto - c'è inciso 'poveri comunisti' - a Corrado Formigli, che ieri sera lo aveva notato.
Non è questo un messaggio d'odio, giacché intende sbeffeggiare donne e uomini, che hanno lottato, spesso morendo, perché anche uno come lui potesse oggi vivere liberamente? Enrico Berlinguer, i dirigenti del PCI e un terzo fra militanti ed elettori di quella gloriosa stagione?
Ma ora ci ritroviamo questa gente ben che vada dalle frasette di buon senso e pubblicamente concilianti...
 
                  
           
       
                   
                       
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