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Francesca Albanese, l'attacco italiano da Stato servo
di Santina Sconza
Non mi sorprende la caccia alla relatrice Albanese da parte degli israeliani ma mi indigna l'attacco dell'ambasciatore italiano.
Maurizio Massari è l'attuale Rappresentante Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a New York. In questo ruolo, Massari ricopre la carica di Vicepresidente della 79ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ricopre l'incarico di Rappresentante Permanente dal 19 luglio 2025.
Tutti e tutte a scrivere sulle dichiarazioni del rappresentante israeliano Danny Dannon ma alcuni sorvolano su quelle di Massari.
Fa male molto male sentire pronunciare quelle parole durissime contro la relatrice Albanese che ha fatto il suo dovere dichiarando la verità.
Secondo l'ambasciatore italiano all'Onu: "Il rapporto Albanese è privo di credibilità e imparzialità. Come Italia, non ne siamo sorpresi".
"Il contenuto del rapporto - ha aggiunto - supera palesemente il mandato specifico della Relatrice Speciale, che non include indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la CPI", cioè la Corte penale internazionale.
L'Italia è stata indicata da Albanese tra i sessantatré Paesi accusati di "essere complici del genocidio a Gaza".
"Ancora più preoccupante - ha aggiunto Massari - è il completo disprezzo, in particolare negli ultimi mesi, per il codice di condotta dei Relatori Speciali, che include principi di buon senso quali integrità, imparzialità e buona fede. Questi non sono opzionali; sono il fondamento di qualsiasi rapporto credibile, dell'attuazione del mandato e delle Nazioni Unite stesse".
La rappresentanza italiana al Palazzo di Vetro ha accusato Albanese di mancanza di moderazione e imparzialità, accusa che alla relatrice era stato già fatto in passato da altri Paesi, tra cui Israele.
"In un recente evento pubblico in Italia - ha ricordato Massari - Albanese è addirittura sembrata mettere in discussione una dichiarazione del sindaco locale che chiedeva il rilascio degli ostaggi israeliani".
Di fronte a un documento privo di credibilità, in particolare sotto il profilo dell'imparzialità, abbiamo scelto di non commentare il rapporto. Non lo faremo nemmeno oggi".
È veramente vergognoso che un ambasciatore italiano si accanisca così contro una donna perseguitata ed espulsa dagli USA invece di far approvare la relazione.
Essere servi degli USA significa questo: accanirsi contro un'italiana pur di accontentare l'oligarchico Trump e la sua serva Meloni.
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