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30 ottobre 2025
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Imprese italiane fanno e faranno affari con Israele a Gaza
di Antonio Mazzeo

Le forze armate israeliane continuano a bombardare la Striscia di Gaza nonostante l’accordo di cessate il fuoco promosso da Donald Trump ma in Italia c’è già chi pensa a fare affari miliardari con la “ricostruzione” di Gaza City.

L’edizione italiana di Fortune (nota rivista economica USA) ha pubblicato un articolo dal significativo titolo “La ricostruzione a Gaza e le sfide per le imprese tricolore” in cui elenca le principali società che punterebbero a mettere le mani sull’affaire, stimato internazionalmente tra i 50 e i 70 miliardi di dollari.

“Le aziende europee avranno una corsia privilegiata nelle gare per la ricostruzione, e in questo quadro aziende italiane come Webuild, Ansaldo Energia, Saipem e Maire, potrebbero partecipare alle attività di ricostruzione”, scrive Fortune Italia.

“Prysmian potrebbe essere coinvolta nella fornitura dei cavi dell’alta tensione per ripristinare la rete elettrica e di quelli per l’elettrificazione degli edifici. Ci sono poi aziende come Buzzi Unicem e Cementir che potrebbero essere coinvolte in ogni caso, essendo tra i maggiori produttori al mondo di cemento e calcestruzzo (e quindi in grado di collaborare con chiunque sarà il committente dei lavori)”.

L'italiana Leonardo fornirà i cannoni per le nuove corvette da guerra israeliane.

Più riviste specializzate avevano ipotizzato nei mesi scorsi che le nuove corvette militari della Marina israeliana della classe Reshef in via di realizzazione in Israele saranno armate con i cannoni OTO Melara Super Rapido da 76mm prodotte dal Gruppo Leonardo negli stabilimenti di La Spezia.

Adesso c'è la conferma dello Stato Maggiore della Marina da guerra di Tel Aviv: dalla slide pubblicata con il design della corvetta di nuova generazione si evince come a prua dell'imbarcazione sarà montata una torretta con il cannone Super Rapido italiano, già in dotazione delle corvette della classe Sa'ar 6 impiegate per bombardare e distruggere il porto di Gaza dopo il 7 ottobre 2023.

La costruzione della prima corvetta della classe Reshef ha preso il via a metà febbraio 2025 preso i cantieri navali Israel Shipyards di Haifa. Il programma del ministero della Difesa israeliano prevede l'acquisizione di cinque unità, con un costo complessivo di 780 milioni di dollari.

Le corvette – il primo esemplare dovrebbe essere consegnato nel 2029 – avranno un dislocamento da 1.000 tonnellate, una lunghezza di 77 metri e una larghezza di poco inferiore agli 11 metri.

Oltre all'Oto Melara Super Rapido da 76 mm (in grado di sparare fino a 120 colpi al minuto), le corvette della classe Reshef saranno armate da un sistema SAM Rafael C-DOME (versione navale del più famoso IRON DOME) con 4 lanciatori verticali, e da una batteria di 8 missili supersonici antinave GABRIEL V. Inoltre saranno montati a bordo anche 2 puntatori Rafael TYPHOON da 25/30 mm.

Il sogno della Grande Israele si conferma un'ottima occasione di affari per il complesso militare industriale internazionale.

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