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Il problema non erano gli ostaggi
di Roberto Preve
Il progetto genocida di Israele continua. Le violazioni del cessate il fuoco di Israele sono sempre più immotivate e feroci. Tacciono quelli che hanno sempre detto che la liberazione degli ostaggi avrebbe posto fine a tutto.
Del resto dopo il convegno che sarà conosciuto come quello dei Mostri, e cioè la passarella di coloro che hanno sostenuto che i Palestinesi avessero seppellito le bambole o avessero finto la carestia, appare evidente che nessuna finzione si riteneva più necessaria in merito a quello che succede oggi in Medio Oriente.
Si rendeva necessaria una reazione diretta al movimento italiano di solidarietà al popolo sterminato. I siti internet dei giornali sono stati invasi da centinaia se non migliaia di profili falsi di gente che irrideva la flottiglia degli aiuti a Gaza.
Profili tutti identici, privati, con duecento amici al massimo e con solo due interazioni e interventi negli ultimi tre anni.
Profili che però hanno attivato alcuni fascisti di casa nostra che hanno provato a presentarsi come difensori della cittadinanza "esasperata" dagli scioperi.
Questi sono fatti. La convergenza teorica tra gli eredi della socialdemocrazia nell'invocare de facto la guerra alla Russia e tra gli eredi del fascismo a chiedere un genocidio del popolo palestinese, direi che è palese. Entrambe le parti hanno superato ogni limite.
Siamo in una situazione di oggettiva convergenza tra le forze dell'ex sinistra e dell'ex destra a favore di un imperialismo ASSOLUTO che però diverge rispetto gli obbiettivi immediati.
La ex sinistra vuole smantellare la Russia e spartire le ricchezze e l'ex destra vuole reintrodurre il colonialismo con attacco diretto a paesi come il Venezuela.
Sono entrambe forze nemiche contro cui bisogna unirsi. Entrambe queste forze sono consapevoli della gravissima crisi economica che si avvicina e dalla quale pensano di uscire con la guerra di rapina .
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