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Autorità ceche rifiutano ingresso a riservista israeliano causa allarme europeo
di Franca Rissi
Il governo ceco ha bloccato l'ingresso nel Paese di un riservista israeliano a seguito di un "allarme penale" emesso dalle autorità francesi, secondo quanto riportato dai media israeliani.
Secondo Ynet, un riservista anonimo che aveva combattuto sia a Gaza che in Libano è stato trattenuto per diverse ore all'aeroporto Vaclav Havel di Praga ed è stato informato che gli era stato rifiutato l'ingresso nel Paese.
Le autorità ceche hanno spiegato che il rifiuto si basava su un allarme per l'intera area Schengen emesso nei suoi confronti dalla Francia, che di conseguenza gli aveva bloccato l'ingresso in tutti i Paesi europei.
Secondo il rapporto, quattro agenti di polizia armati al controllo passaporti hanno informato il riservista israeliano, che viaggiava con la moglie, che gli era stato vietato l'ingresso.
I funzionari cechi hanno successivamente spiegato che le autorità francesi lo avevano accusato di "crimini gravi" e che solo la Francia poteva revocare il divieto.
Sebbene la coppia abbia tentato di contattare l'ambasciata israeliana a Parigi, sono stati comunque costretti a tornare in Israele, solo che il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che il rifiuto non era chiaro, sostenendo che non era dovuto al servizio militare dell'uomo.
Nel 2024, Ynet ha riferito che l'esercito israeliano aveva intimato alle truppe di evitare di viaggiare per timore di essere arrestate o trattenute per indagini, dopo che le IOF avevano identificato circa 30 casi in cui erano state intraprese azioni legali contro le truppe israeliane.
Secondo il rapporto, l'esercito israeliano ha implementato un sistema di "valutazione del rischio" che, pur non impedendo espressamente ai suoi soldati e ufficiali di viaggiare, valuta il rischio per qualsiasi soldato che faccia domanda per lasciare "Israele", in particolare quelli coinvolti nella guerra a Gaza.
L'esercito ha inoltre consigliato ai suoi soldati e ufficiali che hanno partecipato all'offensiva di Gaza di astenersi dal pubblicare foto e video di sé stessi risalenti al periodo trascorso nella Striscia di Gaza, al fine di evitare che tali materiali vengano utilizzati come prova in potenziali indagini per crimini di guerra.
Il governo ceco ha bloccato l'ingresso nel Paese di un riservista israeliano a seguito di un "allarme penale" emesso dalle autorità francesi, secondo quanto riportato dai media israeliani.
Secondo Ynet, un riservista anonimo che aveva combattuto sia a Gaza che in Libano è stato trattenuto per diverse ore all'aeroporto Vaclav Havel di Praga ed è stato informato che gli era stato rifiutato l'ingresso nel Paese.
Le autorità ceche hanno spiegato che il rifiuto si basava su un allarme per l'intera area Schengen emesso nei suoi confronti dalla Francia, che di conseguenza gli aveva bloccato l'ingresso in tutti i Paesi europei.
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