Napoli: protesta per arresto di tre pacifici attivisti proPal
di Viola Fiore

Di tiene questa mattina presso il Tribunale di Napoli l’udienza di convalida degli arresti dei tre attivisti prelevati sabato scorso dalle Forze dell'Ordine durante un’iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese e di denuncia del ruolo della multinazionale farmaceutica israeliana TEVA, presente al Pharmaexpo presso la Mostra d’Oltremare, di cui peraltro il Comune è azionista di maggioranza.

Quello stesso comune che in occasione dell'episodio dei due turisti israeliani alla Taverna Santa Chiara si schierò immediatamente con i turisti accreditandone la narrazione senza fare le dovute verifiche.

L’iniziativa si era svolta in modo assolutamente pacifico ma quando la protesta si era ormai conclusa, le forze dell’ordine hanno dato vita ad una carica che è apparsa una rappresaglia: i manifestanti sono stati accerchiati, picchiati e tre di loro sono stati fermati.

Si tratta di Mimì, coordinatrice provinciale del SI Cobas, Dario del Laboratorio Politico Iskra e Francesco del centro culturale Handala Ali, attualmente in custodia cautelare in carcere.

Tutti i momenti della protesta e della reazione delle FFOO sono stati registrati in video, come pure quelli di un'altra pacifica iniziativa svoltasi sempre a Napoli, in cui i poliziotti chiedono ai manifestanti che due di loro - a caso - li seguano in commissariato "per accertamenti".

Pertanto oggi si svolge un presidio alla Rotonda di Piazzale Cenni.

"Era compito delle istituzioni locali, del Comune che aveva preso impegni ben diversi appena qualche mese fa, di impedire che si svolgesse l'ennesima passerella del sionismo e dei suoi affari nella nostra città. - affermano dal Centro Handala - E invece, i criminali di guerra sono ancora liberi di speculare sul sangue del popolo palestinese, mentre chi ha provato a denunciare tutto questo e chi lotta per una vera pace e per la giustizia è da due giorni in galera senza processo e senza una vera accusa!".

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